Grazie a Li Gotti, Giorgia Meloni dirà la verità sul caso Almasri-Libia?

"Non sono ricattabile" proclama con l'aria di sfida Giorgia Meloni nel video con cui ha commentato la notizia che il Procuratore Lo Voi ha aperto un fascicolo (vuoto) per un'indagine (a cura del Tribunale dei Ministri) dopo che il cittadino ex-deputato avvocato Luigi Li Gotti ha presentato un esposto contro di lei e contro Mantovano, Nordio, Piantedosi per aver consentito la scarcerazione del criminale libico Almasri e di averlo accompagnato trionfante in Libia con un aereo dello Stato italiano.

Sia Lo Voi che Li Gotti nel video della Meloni vengono fatti oggetto di insinuazioni ad uso e consumo delle milizie propagandistiche meloniane. "Non sono ricattabile" pronuncia Meloni con infido sorriso senza spiegare chi la vorrebbe ricattare e perché.

Di certo non i cittadini italiani. che chiedono solo la verità su un fatto gravissimo, che espone l'Italia alle critiche della Corte Penale internazionale.

Ci sarebbero milioni di cittadini italiani - secondo il presidente del consiglio Meloni - che vogliono ricattare il governo di centrodestra sul caso del criminale libico Almasri sottratto alla giustizia della Corte Penale Internazionale che lo vuole giudicare per crimini commessi contro inermi migranti.

Perché l'Italia ha liberato Almasri? Il cavillo giuridico che Nordio non ha rimosso, la scelta del governo e l'aereo dei Servizi si chiede Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera.
Perché l'Italia ha liberato Almasri, capo della polizia giudiziaria libica e del centro detenzione di Mitiga, accusato dalla Corte penale internazionale di crimini contro l'umanità? Nel governo la volontà di evitare contrasti con Tripoli sui migranti

Ci sono milioni di cittadini italiani che si chiedono come sia stato possibile

1) scarcerare Almasri dopo poche ore dal suo arresto

e 2) perché riaccompagnarlo in Libia trionfante con un aereo di Stato (dei servizi segreti).

A queste due semplici domande il governo Meloni (compreso il ministro degli esteri Antonio Tajani) ha risposto

1) che la richiesta di arresto doveva essere trasmessa e convalidata dal ministro della Giustizia Nordio, e siccome questo non è accaduto la Corte di Appello ha dovuto scarcerare Almasri;

2) per non lasciare "il pericoloso soggetto Almasri" libero in territorio italiano si è deciso di riportarlo immediatamente in Libia con un volo di Stato, anziché con un normale volo di linea. Quindi i cittadini italiani dovrebbero ringraziare Meloni e C. per aver eliminato il pericolo Almasri dal patrio suolo anziché consegnarlo alla CPI (con il rischio che i perfidi giudici dell'Aja avrebbero potuto scarcerare Almasri e farlo ritornare libero in Libia a commettere altri crimini).

Le 2 risposte che da giorni Meloni e C. ripetono all'opinione pubblica italiana, che si pone le due semplici domande di cui sopra, fanno arrabbiare i normali cittadini che si sentono molto presi in giro.

A questo punto della vicenda Almasri, come cittadino italiano che giudica inadeguate e poco credibili le 2 risposte del governo Meloni, credo che si debba plaudire all'iniziativa dell'avvocato Luigi Li Gotti che ha interpretato un senso comune molto diffuso e legittimo, senza alcuna intenzione di ricattare nessuno ma solo desiderando di non essere presi per i fondelli da Meloni e C.

E siccome i rappresentanti del governo continuano a nascondersi dietro affermazioni inverosimili, l'opinione pubblica è costretta ad aggiungere qualche altra domanda sulla vicenda Almasri.

Qual'è stato il ruolo dell'ambasciata italiana all'Aja alla quale la CPI avrebbe (condizionale d'obbligo) inoltrato la richiesta di arresto di Almasri affinché la trasmettesse al ministro della Giustizia Nordio?

L'ambasciata italiana all'Aja era stata destinataria della richiesta della CPI di arrestare il criminale libico in Italia.
L'ambasciata ha trasmesso la richiesta al Ministero degli esteri - Farnesina per trasmetterlo a sua volta al ministero di Giustizia.

Piccolo particolare: l'ambasciatore dei Paesi Bassi Giorgio Novello è stato promosso "ambasciatore di grado" su proposta di Antonio Tajani , dal Consiglio dei ministri nel febbraio 2023. Ambasciatore di grado è un riconoscimento di merito molto importante, riservato solo a pochi diplomatici nel mondo. 

Quindi non è possibile che per inesperienza o disattenzione abbia omesso o ritardato l'inoltro della richiesta di arresto di Almasri alle istituzioni italiane.

Se l'ambasciatore italiano Giorgio Novello era stato incaricato prima della sera del 18 gennaio di trasmettere la richiesta di arresto, ha avvisato la Farnesina, ovvero il ministro Tajani, come logico che fosse? e la Farnesina (Tajani) ha avvisato la presidenza del consiglio (Meloni - Mantovani), il ministro Nordio e il ministro Piantedosi ?

Le risposte, se mai ce ne saranno, a questa domanda sul ruolo dell'ambasciata italiana nei Paesi Bassi, sarebbero decisive nel chiarire il resto di una vicenda orribile, che si svolge sul sottofondo di migliaia di vite violentate o uccise, protagoniste della tragedia umana dell'immigrazione clandestina.

Giorgia Meloni non corre alcun rischio di essere indagata nè tantomeno riconosciuta colpevole di qualcosa.

E' probabile, anzi certo, che tutto sarà coperto da segreti e omertà, lasciando che la vicenda si decanti lungo le normali vie dell'insabbiamento e del silenzio. La decisione sulle "indagini" da parte del Tribunale dei Ministri è sottoposta al Parlamento dove la maggioranza è saldamente di centrodestra. Resterà per Meloni e C. il "fastidio" di vedere per qualche attimo la propria immagine incrinata dal dubbio di essere favoreggiatori di un criminale libico.

Ma nessuno potrà impedire ai normali cittadini, italiani o migranti, di ringraziare Luigi Li Gotti e continuare a chiedersi come e perché un criminale libico abbia potuto sfuggire alla giustizia e alla legalità che il governo Meloni dichiara di voler difendere.

"Quanto al resto.

Quanto al resto. So che il male esiste.

Credo che non sia selettivo ma solo opportunista.

Non so dove risieda lo spirito. In ogni cosa più che in nessun credo. La mia esperienza è molto limitata.

Io non so niente di Dio. Ma so che qualcosa sa".

Ben Telfair, Il Tagliapietre, Cormak McCarthy - Einaudi 2025