Sulla base dell�articolo 38 della legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, introdotta da oggi con un atto di autentica tirannia dal regime comunista di Xi Jinping , anche i cittadini stranieri sul territorio cinese possono essere arrestati, processati e incarcerati per i reati previsti This Law shall apply to offences under this Law committed against the Hong Kong Special Administrative Region from outside the Region by a person who is not a permanent resident of the Region. La presente legge si applica ai reati commessi contro la Regione amministrativa speciale di Hong Kong dal di fuori della Regione da una persona che non e' residente permanente della Regione. Se ad esempio un giovane studente o ricercatore italiano si reca a Hong Kong per motivi di studio o per turismo, e in Italia ha pubblicato o espresso opinioni favorevoli alle proteste degli Hongkongers e alle loro rivendicazioni, puo' essere arrestato per i reati previsti dalla legge di sicurezza nazionale, secessione, sovversione, terrorismo e collusione con forze straniere per mettere in pericolo la sicurezza nazionale in Cina, rischiando fino a 10 anni di carcere. Il Ministero degli Esteri Italiano deve diffondere immediatamente un avvertimento/allarme per chi si reca in Cina o Hong Kong sul rischio di essere incarcerati e processati, dopo l�approvazione della legge di sicurezza nazionale. Anche il sito ministeriale "Viaggiare Sicuri" nella scheda riguardante la Repubblica Popolare Cinese deve informare sui nuovi rischi collegati all'articolo 38 della legge sulla sicurezza nazionale. Immaginate il caso di Patrick Zaky, o ancora peggio quello di Giulio Regeni in Egitto. Le stesse situazioni di pericolo si potrebbero creare per chi si reca in Cina. Nelle carceri cinesi due cittadini canadesi sono isolati e in attesa di essere processati, dopo essere stati arrestati con accuse inconsistenti di "spionaggio" per ritorsione contro l'arresto della dirigente Huawei in Canada. Il ministro degli esteri Luigi Di Maio e il presidente del consiglio Giuseppe Conte devono presentare in tutte le sedi diplomatiche una forte protesta contro l'azione di repressione della Cina nei confronti di Hong Kong, e informare i cittadini italiani sui rischi alle liberta' personali che dal 1 luglio affronta chiunque si rechi in Cina o Hong Kong.