Giorgia Meloni da Trump per i dazi, trappola per Von der Leyen?


Il viaggio di Giorgia Meloni alla corte di Donald Trump è pura propaganda o potrebbe avere qualche risvolto pratico? Trump nega di aver definito parassita l'Europa, e altre perle di propaganda

Trump e Meloni, 17 aprile 2025
Trump e Meloni, 17 aprile 2025

i.fan. - 17 Aprile 2025 ID: 4692

Il viaggio di Giorgia Meloni alla corte di Donald Trump è pura propaganda o potrebbe avere qualche risvolto pratico, soprattutto nell'ambito della guerra dei dazi scatenata da Trump contro il resto del mondo?

 

Ai margini dell'incontro con la Meloni, Trump nega di aver definito parassita l'Europa, e sparge altre perle di propaganda.

 

Prima dice che farà un accordo con l'Europa (e anche con la Cina) e poi si rallegra che gli USA "fanno un sacco di soldi con i dazi". Anche i suoi amici di insider trading ne stanno facendo molti.


La "mediazione" di Meloni per un incontro tra Trump e von der Leyen è utile oppure è una trappola per la tedesca a capo della Commissione Europea?


Cosa ci si può aspettare da uno come Trump che cambia idea 3 volte al giorno e insulta tutti coloro con cui entra in rapporto?

 


Ma dopo che Trump ha sospeso per 90 giorni l'entrata in vigore dei dazi nei confronti dell'Europa, quale necessità e urgenza c'è nell'avviare una trattativa tra USA ed Unione Europea?


E se il vero obiettivo di Trump non fosse la trattativa sui dazi bensì quello di convincere Ursula Von der Leyen ad "ammorbidire" la posizione dei principali paesi europei nei confronti di una "pace imposta" all'Ucraina molto favorevole a Putin?

 

Allo stato attuale delle cose, il principale ostacolo nella strategia di Putin e Trump per imporre una resa incondizionata a Zelensky è rappresentato dalla posizione europea, trainata da Francia e Gran Bretagna con il sostegno della Germania di Metz.

 

Se l'Europa si ostina a fornire le proprie armi e denari per continuare ad armare la resistenza ucraina crea molte difficoltà alla soluzione prospettata da Trump.

Perchè una rottura USA-Europa sull'Ucraina sarebbe una posizione platealmente filorussa che anche all'interno degli Stati Uniti troverebbe forti critiche trasversali, e sarebbe un autogol clamoroso dal punto di vista diplomatico, che rafforzerebbe le posizioni europee antitrumpiane decise ad imboccare una strada di autonomia difficilmente reversibile.

Anche se Trump queste cose non le capisce o le nega, qualcuno fuori dalla Casa Bianca (e dentro il Pentagono) gli ricorda che ci sono dei limiti all'abbraccio con Putin.

 

Per questo Trump ha bisogno di convincere qualcuno in Europa a fargli da Cavallo di Troia per conto di Putin, e la situazione italiana è quella che gli sembra più favorevole a raggiungere lo scopo.

 

Il governo Meloni è di destra anche estrema, con molti punti di contatto con il trumpismo (immigrazione, limitazioni alla magistratura e all'informazione indipendente, concentrazioni oligarchiche ecc) e con Matteo Salvini che calza ostentatamente sia la scarpa Trump che quella Putin.

 

Una presunta trattativa sui dazi condotta sulla pelle di Zelensky, sarebbe un fatto gravissimo e inquietante.

 

La Meloni finora ha avuto una posizione di dichiarata solidarietà con Zelensky ma con un lavoro ai fianchi ben orchestrato anche lei potrebbe trovare conveniente abboccare alle pressioni della Casa Bianca.

 

Non a caso appena Giorgia Meloni metterà piede di nuovo in Italia dopo l'incontro con Trump troverà il suo vice JD Vance proprio a Roma, in visita turistica pasquale ...


 

Trump: «Tutti vogliono fare accordi con noi. E se non vogliono farlo, lo faremo noi per loro. Abbiamo il coltello dalla parte del manico» .

«Gli Europei sono dei parassiti? Non l'ho mai detto, non so di cosa parlate. Voglio che diventi più severa sull'immigrazione». Sui dazi potrà cambiare idea? «No, ci stiamo arricchendo, miliardi e miliardi di dollari».


Meloni: «A Trump ci unisce la lotta alla cultura woke, all'immigrazione, al traffico di fentanyl. C'è disaccordo sui dazi ma verrà trovata una soluzione. L'Italia dovrà aumentare le importazione di gas liquefatto americano e le nostre imprese investiranno qui 10 miliardi. Le nostre economie sono interconnesse, con l'Europa gli scambi sono massicci. Voglio che le nostre civiltà non abbiano più problemi, dobbiamo trovare dialogo e soluzioni. A Roma potremo incontrare Trump e l'Europa».

«Non abbiamo discusso di Starlink».

«L'Italia intende arrivare al 2% delle spese militari, lo annuncerò al prossimo vertice Nato»


Trump: «Meloni mi piace molto, siamo orgogliosi di lei. Ha grande talento. Non potrei dire di meglio»

«Sono fiducioso su un accordo commerciale con Ue e anche con la Cina». «Ma gli Stati Uniti sono stati imbrogliati da tutti i Paesi del mondo, questo non succederà più. Stiamo ricevendo molti soldi grazie ai dazi».  «Biden aveva permesso agli altri di imbrogliarci, io sono qui per salvare il Paese».

 


 

 

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Key1: Giorgia Meloni keywords: Donald Trump, Giorgia Meloni, Guerra dei dazi, Europa, von der Leyen, Ucraina,

Date Created: 17/04/2025 20:41:02


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