Scorro i titoli delle cronache che raccontano l'ennesimo femminicidio, quello di Manuela Petrangeli, donna e madre di un bambino di 9 anni, separata da alcuni anni dall’ex compagno Gianluca Molinaro.
Femminicidio a Roma, donna uccisa a colpi di fucile a canne mozze in strada. Il killer è l'ex compagno: si è costituito
Femminicidio a Roma, in zona Portuense uccisa la fisioterapista Manuela Petrangeli a colpi di fucile. L’ex si costituisce in caserma
Choc a Roma, fisioterapista uccisa in strada a colpi di fucile dall'ex (che si costituisce) Le ultime parole al figlio: «Amore, ora arrivo»
Manuela Petrangeli uccisa, la prima compagna del killer: «Mi ha telefonato e mi ha detto "spero sia morta", così l'ho convinto a consegnarsi»
Parla Debora Notari: "L'avevo denunciato per maltrattamenti, era stato in carcere ma non avevamo più rapporti"
La donna lavorava presso la casa di cura Villa Sandra. Ad aprire il fuoco è stato l'ex compagno, di 53 anni, che dopo l’omicidio si è costituito presso una caserma dei carabinieri, consegnando il fucile con cui ha ucciso la donna. A quanto si apprende non risulterebbero denunce presentate in passato.
La coppia, che si era lasciata da tre anni, aveva un figlio di 9 anni. Sull’omicidio la procura di Roma ha aperto un fascicolo coordinato dai pm del pool antiviolenza.
Un femminicidio in apparenza "silenzioso", nessuna avvisaglia significativa da parte dell'omicida. Emanuela non aveva denunciato nè raccontato alle colleghe di lavoro episodi di persecuzione, minacce, ricatti da parte dell'omicida.
Un femminicidio "latente", perché avvenuto a tre anni dalla separazione, e doppiamente folle, perché è stata uccisa una donna e ad un bambino di 9 anni è stata tolta l'infanzia, la fiducia nella vita.
Dopo tre anni di separazione nessuno poteva immaginare che Gianluca Molinaro avrebbe potuto scatenare una violenza omicida nei confronti della ex compagna?
Solo una improvvisa e imprevedibile follia lo hanno spinto a prendere un fucile e a sparare?
Ma poi si scopre che il maschio omicida aveva già dato segnali di violenza in passato. La sua prima compagna lo aveva denunciato per maltrattamenti e Gianluca Molinaro aveva anche trascorso qualche mese in carcere.
E allora il femminicidio di Emanuela Petrangeli assume un carattere un pò diverso ma uguale a tutti gli altri tantissimi femminicidi.
Non era latente e silenzioso, ma semplicemente non è stato ascoltato.
Non sappiamo se Emanuela si sentiva sicura di poter far fronte da sola alle minacce o se forse non aveva trovato il modo di denunciarle o di confrontarsi con altre esperienze che l'avrebbero potuta mettere in guardia e salvare.
Il femminicidio di Emanuela Petrangeli è un'altra storia diversa ma uguale, un altro capitolo doloroso di una tragedia che chiama in causa il maschilismo della società e la mancanza di volontà delle istituzioni ad affrontare il problema.
i.fan.
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Date Created: 04/07/2024 22:57:53