16/12/2022, aggiornamento EUgate, Andrea Cozzolino, Abderrahim Atmoun, Christian Cambon
Andrea Cozzolino è un eurodeputato PD, originario di Bassolino (Napoli), protagonista assieme ad Antonio Panzeri e Abderrahim Atmoun (attuale ambasciatore del Marocco in Polonia) di fruttuose relazioni diplomatiche tra il Marocco e le istituzioni EU, con le lobbies in primo piano, da circa 5 anni, molto prima del Qatar2022.
Secondo la procura belga il deputato Ue Andrea Cozzolino è parte della rete pro Qatar e Marocco. Verso la richiesta di revoca dell’immunità.
Christian Cambon è un senatore della destra repubblicana francese, non è indagato fino ad oggi, ma compare spesso assieme ad Antonio Panzeri nelle riunioni con i rappresentanti del Marocco per favorire l'immagine del paese nordafricano negli scambi commerciali
Abderrahim Atmoun, attuale ambasciatore del Marocco in Polonia, è uno dei principali diplomatici con cui Antonio Panzeri ha avuto rapporti nelle sue frequenti relazioni e visite a Casablanca, in virtù del suo ruolo nella commissione esteri del parlamento europeo a Bruxelles. Atmoun dichiara di essere un "liberale di destra" ma con ottimi rapporti con tutti gli schieramenti in Europa.
Oggi 15 dicembre 2022 inizia la controffensiva delle truppe di Bruxelles per salvare la "democrazia minacciata" dallo scandalismo provocato dal caso "Panzeri-Kaili", altrimenti noto come "Qatargate" anziché EUgate, ovvero come accreditare il "progresso" del Qatar in materia di diritti civili e del lavoro grazie ad elargizioni di tangenti milionarie ai parlamentari europei di sinistra ma non solo.
La posta è alta, è in gioco la credibilità delle istituzioni europee e in particolare di quel convitto per apprendisti lobbisti situato nel Parlamento europeo.
Il primo squillo di tromba viene da La Repubblica e serve ad accreditare l'ipotesi che dietro gli affari loschi di Panzeri e soci ci siano i servizi segreti del Marocco per conto del Qatar.
Sarebbe stato Yassine Mansouri capo dei servizi di intelligence del Marocco (Dged) a contattare e corrompere i "Fight Impunity" europei per organizzare le public relations in vista dei Mondiali di Calcio FIFA 2022 in Qatar.
Secondo questa versione, i servizi segreti europei (tranne quelli italiani) erano venuti a conoscenza dei fatti e dopo aver concluso che si trattava di un normale episodio di "lobby" hanno passato le carte alla magistratura belga, che ha fatto poi il seguito.
Quindi il caso è ridimensionato, il Parlamento Europeo è salvo, e chi vuole continuare a farsi elargire denaro in contanti può farlo con i dovuti accorgimenti.
Alla stessa conclusione arriva il Corriere della Sera: Qatargate, quel blitz degli 007 belgi a casa Panzeri e la pista degli altri europarlamentari
"...Partito come un caso di «sicurezza nazionale», il dossier si trasforma in una questione di corruzione internazionale, altrettanto grave, ma certamente meno allarmante per gli 007 locali che lo passano alla magistratura ordinaria quando si rendono conto che la minaccia è cessata o forse non è mai esistita.
L’operazione Qatar, rivelano fonti giornalistiche belghe non smentite dalle autorità, comincia nel 2021 come indagine su un’interferenza da parte di un paese straniero sui processi decisionali del Parlamento europeo..."
"... Sta di fatto che le indagini segretissime si concentrano subito su Antonio Panzeri e sulla Figth impunity. Il suo appartamento in un residence di Bruxelles viene messo sotto controllo ed imbottito di microspie mentre lui viene pedinato e intercettato. Sono i poteri speciali dati in Belgio ai servizi a consentire loro di fare indagini così intrusive senza autorizzazione della magistratura, ma dopo il via libera di una commissione che ne valuta opportunità e necessità...
Quando a luglio scorso i servizi hanno avuto il quadro della situazione, l’indagine è stata passata alla procura federale che ha aperto un fascicolo per i reati di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro commessi dal primo gennaio 2021 all’8 dicembre scorso. Nelle mani dei magistrati ci sono i contatti di Panzeri, a cominciare da quello stretto che lo lega a Francesco Giorgi, compagno di Eva Kaili, la vice presidente del parlamento arrestata con i due uomini. Dal Qatar alla coppia sarebbero arrivati gli oltre 750 mila euro di cui sono stati trovati in possesso, così come i 600 scovati nel residence di Panzeri. Le indagini dovranno stabilire in che modo, dato che dai numeri di serie risulterebbe che la maggior parte delle banconote è stata emessa in Belgio ed è passata da banche belghe, il che smentirebbe l’ipotesi di valigie arrivate dall’estero..."
Anche Roberta Metsola garantisce che combatterà l'impunità, come "Fight Impunity"?
In sintesi, i servizi segreti europei vigilano e non dormono, le istituzioni politiche europee collaborano, le banche pure, il Parlamento è salvo.
La verità era già nota e scritta sei mesi fa in un articolo della rivista Maroc Hebdo, sotto il titolo "Operazione Qatar, Hammouchi e i suoi uomini si stanno mobilitando per la Coppa del Mondo"
"Hanno fatto molto parlare le foto della visita del direttore generale della DGSN e della DGST al Lusail Iconic Stadium, che è stato il primo funzionario non qatarino a visitare. A pochi mesi dalla regina delle competizioni internazionali, Abdellatif Hammouchi sta già mettendo i piatti piccoli in quelli grandi per garantire la sicurezza dell'evento."
...i Mondiali di calcio. In programma dal 21 novembre al 18 dicembre 2022 in Qatar, la regina delle competizioni calcistiche internazionali si affiderà così molto, come qualcuno avrà notato, alle competenze di sicurezza marocchine, dopo che il re Mohammed VI aveva proposto nel febbraio 2020 al Paese del Golfo ne ha parlato durante uno scambio telefonico con l'emiro Tamim ben Hamad Al-Thani, capo di Stato del Qatar."
Dunque era di dominio pubblico che dal febbraio 2020, oltre alla pandemia di Covid-19 esisteva anche un lavoro diplomatico sotterraneo tra Marocco e Qatar per garantire "la sicurezza e la buona riuscita" dei Mondiali di calcio 2022.
Il Qatar è stato ben contento di mettersi in buone mani, quelle del re del Marocco e dei suoi servizi segreti, firmando un accordo a 360 gradi tra i quali ovviamente rientrava anche la gestione dell'immagine positiva dei diritti umani a Doha, per non suscitare pericolose polemiche e finanche disordini di piazza, materia di competenza della polizia marocchina.
Il DGED con a capo Yassine Mansouri quindi viene coinvolto nell'organizzazione della sicurezza per conto del Qatar e dall'alto della sua "esperienza" in materia di comunicazione contatta i canali giusti per mettere a tacere le dicerie sullo sfruttamento, violenze e morti degli immigrati nei lavori per Qatar2022.
I canali sfociano logicamente della direzione di sindacalisti e partiti sedicenti progressisti, sia perché sono quelli che controllano una parte di opinione pubblica sensibile al tema, sia perché hanno già dato prova di vendersi la coscienza abbasta facilmente.
Passano due anni e i servizi segreti europei (ma non quelli italiani?) vengono a sapere che qualcosa si muove sulla piazza del parlamento di Bruxelles, con valigie di euro che partono dal Golfo Persico, arrivano a Casablanca e poi prendono la strada del Lussemburgo e del Belgio, dove le banche europee compiacenti eludono le normative e i controlli sulla circolazione dei contanti e riforniscono "gli agenti di informazioni", ovvero i lobbisti che trafficano giorno e notte con i parlamentari europei.
Come avevo già detto in un post precedente, è improprio parlare di Qatargate trattandosi in realtà di EUgate, nonostante il tentativo di depistare e ridurre a fenomeno sporadico o circoscritto quanto sta emergendo attorno alla combriccola messa in piedi da Antonio Panzeri e soci.
(in aggiornamento)