Il 19 ottobre scorso l'uomo più ricco del mondo Elon Musk ha consegnato un assegno con sopra scritto $One Million$ a John Dreher, vincitore della riffa organizzata dal proprietario di SpaceX, Tesla, X ecc, ad Harrisburg in Pennsylvania.
Si trattava di una "riffa" a favore della campagna elettorale di Donald Trump per le presidenziali 2024.
Chi voleva partecipare alla sorte milionaria doveva sottoscrivere una petizione di sostegno al Primo e Secondo Emendamento, libertà di parola e libertà di portare armi, fornire i propri dati e implicitamente dichiarare di sostenere Trump nel voto per le presidenziali USA2024.
Inoltre avrebbe ricevuto una ricompensa in denaro se fosse riuscito a convincere altri individui a registrarsi per le elezioni come elettore di Trump.
Un classico "voto di scambio" camuffato dalla riffa milionaria e dal carisma di Elon Musk.
Il quale si sta prodigando oltre ogni aspettativa per far vincere Donald Trump contro Kamala Harris in Pennsylvania, il più importante degli Stati Chiave perchè assegna 19 grandi elettori al candidato che prende più voti.
Musk ha messo in piedi un PAC, un fondo in cui far confluire il denaro per la campagna elettorale di Trump come previsto dalle norme americane, con una provvista di 75 milioni di dollari, e ha promesso di organizzare riffe da un milione di dollari al giorno fino al 4 novembre, vigilia del voto.
Inutile pensare di protestare con i soliti argomenti dei sostenitori puri e casti della democrazia. "Il voto manipolato dai più ricchi", "così si strumentalizzano i più poveri", "la democrazia non è in vendita" ecc ecc
In America il voto, sia quello per il Presidente che quello per i Governatori o i deputati del Congresso, è sempre stato deciso in larga parte dalle disponibilità economiche dei candidati, dalle campagne mediatiche miliardarie, dagli orientamenti delle lobbies finanziarie. Tutto dentro la legge, tutto alla luce del sole, perché i ricchi non hanno bisogno di nascondersi.
Elon Musk regala dollari a chi vota Trump, li riavrà con gli interessi
Ma Elon Musk ha pensato bene di superare tutti con la sua genialità miliardaria.
Basta con le promesse elettorali "se vinco riduco le tasse, abbatto l'inflazione, creo più lavoro, chiudo le frontiere agli immigrati ...". La gente vuole vincere ora, subito, e poi andare a votare con in tasca la "prova" delle promesse elettorali.
"Se Musk mi dice di votare Trump e mi dà anche del denaro ci sarà un buon motivo, perché non fidarsi di uno che manderà l'uomo su Marte?"
Qualcuno nel campo di Kamala Harris ha iniziato a preoccuparsi e a dubitare della legittimità dell'iniziativa di Elon Musk.
Ci sono norme che vietano di pagare per ottenere voti, o di fornire beni materiali in cambio del voto. Si potrebbe anche essere incriminati ed arrestati per corruzione elettorale, ma nel caso delle "riffe" di Elon Musk non c'è prova che si tratti di voto scambio, è solo una festa come altre, e si sta insieme tra ammiratori di Donald Trump. Che c'è di male?
La lotteria milionaria di Musk a favore di Trump non giustifica la debolezza politica di Kamala Harris. Dopo il boom iniziale suscitato dalla rinuncia di Joe Biden a favore della sua vice, il trend della prima donna di colore candidata alla Casa Bianca si è appiattito e da qualche settimana è in calo.
Kamala Harris resta leggermente avanti nei sondaggi per il voto nazionale ma arretra in quelli che riguardano gli Stati Chiave, cioè quelli che decidono da che parte penderà la bilancia dei grandi elettori. In quasi tutti gli swing states la Harris è indietro, dalla Pennsylvania alla Georgia, dall'Arizona alla North Carolina, dal Michigan al Wisconsin.
Kamala Harris non accende le speranze del classico elettorato democratico, non si scrolla di dosso gli insuccessi nella lotta all'immigrazione illegale, non giustifica il sostegno militare e politico ai crimini israeliani contro i palestinesi a Gaza, viene facilmente attaccata per una visione economica inflazionistica, centralista e "illiberale" come viene definita nella propaganda di Elon Musk.
In definitiva, se Kamala Harris perderà la sfida contro Donald Trump il partito democratico dovrà biasimare la propria scarsa capacità di interpretare la società americana, piuttosto che lamentarsi del ONE MILLION DOLLARS di Elon Musk.
Perché Elon Musk si è buttato a capofitto nella campagna a favore di Donald Trump? Davvero Musk teme che la vittoria di Kamala Harris equivale alla fine della democrazia negli Stati Uniti d'America?
No, è solo cinica propaganda, degna delle fazioni più estreme del sovranismo bianco negli USA e nel mondo.
Ma se Elon Musk usa simili argomenti lo fa a ragion veduta. Ritiene che sia giunta l'ora di cambiare le istituzioni americane, giudicate deboli e inefficienti per affrontare le sfide politiche ed economiche dei prossimi decenni. Le strategie politiche del passato, impersonate da Obama, Clinton, Biden non sono più efficaci per affermare l'autorità e il dominio degli Stati Uniti nel mondo. C'è bisogno di una nuova visione "liberista" che consenta a chi possiede denaro e idee di governare e indirizzare la società. Elon Musk è convinto che per salvare il Mondo c'è bisogno di Elon Musk.
Elon Musk sa che Donald Trump è un vecchio rancoroso narcisista, che però si accontenta di essere rieletto presidente e di lasciar fare agli altri le cose difficili.
Elon Musk sa che la vittoria di Donald Trump gli consentirebbe di allargare la sua sfera di influenza politica e di proporsi come il leader mondiale indiscusso di tutte le Destre, in America, in Europa e in Asia. Le sue ambizioni vanno ben oltre la costa dell'Atlantico e del Pacifico, vanno ben oltre le orbite dei satelliti terrestri.
Elon Musk è un visionario autentico, anche nel campo della politica.
Per ora inizia con la Pennsylvania e l'Italia, poi si vedrà.
ifan
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Date Created: 21/10/2024 17:40:53