Domenica 25 settembre si vota per il rinnovo del Parlamento, dopo la fine anticipata del governo Draghi.
E' un voto fortemente condizionato dagli ultimi drammatici sviluppi dell'aggressione russa all'Ucraina, con le dichiarazioni di Putin sulla possibilità di un conflitto globale nucleare dopo l'annessione forzata dei territori occupati.
Gli effetti dell'escalation di Putin non sono stati inglobati in nessun sondaggio ufficiale sul voto italiano del 25 settembre, ma è prevedibile che avranno conseguenze sfavorevoli sulla Lega di Salvini, a vantaggio della Meloni, e potrebbero far tornare al PD un pò di voti orientati verso i 5S e Giuseppe Conte.
Per il resto i risultati del voto italiano sembrano scontati e unanimi: vincerà il centrodestra, e in particolare il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, estrema destra dichiarata con simpatie per l'ultradestra spagnola Vox.
Secondo gli ultimi sondaggi (prima del 11 settembre) la coalizione di centro-destra FdI-Lega-FI dovrebbe conquistare almeno il 46% dei voti, che grazie alla legge elettorale di Renzi (Rosatellum) e agli errori tattici di Enrico Letta, consentirà una maggioranza di oltre due terzi in Parlamento.
Ovvero la possibilità per il centrodestra di modificare la Costituzione senza referendum confermativo, di fare man bassa su tutti gli organi istituzionali, sulla magistratura, sulla RAI e sulle maggiori cariche dello Stato.
Quello che in gergo tecnico si definisce una regime.
Ecco la mia opinione (n.b. NON è un sondaggio!!) sui risultati delle elezioni Politiche del 25 settembre
Lista / Partito |
Voti% |
variazione su precedente |
FDI |
23,8 |
0,8 |
PD |
23,4 |
1,6 |
Lega |
11,5 |
-2,3 |
M5S |
12 |
0 |
Forza Italia |
6,6 |
0 |
Azione |
4,2 |
0,6 |
Italia Viva |
2,4 |
0,1 |
+Europa |
1,7 |
0,1 |
Verdi/Sinistra |
4 |
0,1 |
Italexit |
3,1 |
0,3 |
altri CSX |
3,9 |
0,1 |
altri CDX |
3,4 |
0,2 |
Con questi risultati il centrodestra supera il 45% dei voti e fa il pieno dei seggi parlamentari. Il centrosinistra arriva al 29% e assieme a M5S e Calendarenzi avranno solo un pugno di seggi.
Le cause del successo di Giorgia Meloni, che preoccupa Bruxelles ma non troppo Washington, sono diverse e concomitanti.
1) La nascita del governo Draghi ha creato le condizioni favorevoli a FdI per accaparrarsi interamente l'area degli scontenti, essendo l'unica opposizione. La crescita dell'estrema destra è avvenuta a scapito della Lega di Salvini e di Forza Italia, ricreando i margini di vantaggio del centrodestra oltre il 45%. Le rivelazioni sui soldi russi alla Lega hanno solo spostato voti dentro la coalizione, a vantaggio della Meloni.
2) Dall'altra parte (centrosinistra) non si è riusciti a creare una asse alternativo che potesse essere competitivo con l'attuale legge elettorale nei collegi a quota maggioritaria. Il PD di Letta ha rotto l'alleanza con il Movimento 5 Stelle nell'illusione di poterlo fagocitare completamente e di poter lucrare sulle ragioni della caduta di Draghi "per colpa di Giuseppe Conte e Salvini".
In subordine Letta pensava di potersi fidare di Calenda e Renzi per creare un blocco che limitasse lo strapotere del centrodestra, ma ha fatto male i calcoli a fidarsi dei due "centristi" del Terzo Polo. Calenda ha rotto i patti sottoscritti e il PD si è trovato con le ruote a terra.
Anche la scelta di Letta di appiattirsi sulla "agenda Draghi" non è stata felice, anzi.
Molti pensano che il PD non abbia granchè da proporre come farina del proprio sacco, affidandosi a formule che appaiono lontane dai bisogni della gente.
3) Il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte (con Grillo chiuso in un rigido e proficuo silenzio) ha superato incredibilmente il doppio shock della fuoriuscita di Luigi Di Maio e della rottura dell'alleanza con il PD. Conte si è rimesso a fare il popolista, popolare di sinistra, ha arginato l'emorragia verso il PD e ha risvegliato qualcuno dall'area dell'astensionismo. Se il paragone si fa tra il M5S del 2018 è chiaro che le percentuali del 12 - 13% attribuite a Giuseppe Conte sono un vero tracollo. Ma se si considera il livello di qualche mese fa, Conte può dirsi soddisfatto e vincente.
Sarà doppiamente soddisfatto se riuscirà a superare in percentuale la Lega di Salvini, alla sua ultima campagna elettorale da leader della Lega. Dopo il voto del 25 settembre gli americani renderanno pubbliche le informazioni relative ai soldi russi elargiti da Putin ai "pupazzi prezzolati".
4) Il Terzo Polo di Calenda-Renzi non dovrebbe fare molta strada. Calenda ha dimostrato di essere un personaggio inaffidabile ed egoista. Entrerà in Parlamento con una pattuglia risicata e dovrà fare ben presto i conti con l'antagonismo di Matteo Renzi, al quale non piace fare il comprimario, e utilizzerà la poltrona parlamentare per continuare a farsi gli affari propri.
In questi condizioni il voto del 25 settembre è scontato, ma fino ad un certo punto.
La linea di confine tra la prevedibile sconfitta delle forze progressiste e la loro disfatta totale (e duratura) è rappresentata dalla maggioranza dei due terzi dei seggi parlamentari, quella che consente di fare e disfare senza nessuna opposizione.
Nel caso il centrodestra dovesse avere più del 60% dei deputati, il futuro dell'Italia diventa incerto e pericoloso, soprattutto in una fase storica come quella attuale.
Se il centrosinistra perde "con onore" e limita i danni, lo scenario che si prefigura è più fluido e variabile, incerto, difficile ma modificabile.
L'astensionismo sarà il "partito" preferito con oltre il 35% degli elettori che per motivi diversi non si recheranno alle urne.
Anche grazie a loro.