Mentre i giudici della corte "antiterrorismo" a Il Cairo decidevano l'ennesimo vergognoso prolungamento della detenzione di Patrick Zaky, altri 45 giorni nel carcere-lager di Tora, il loro boss Abdel Fattah al-Sisi si esibiva in una conferenza stampa all'Eliseo di Parigi in compagnia di Emmanuel Macron.
I giornalisti presenti per dovere professionale hanno potuto apprendere dal dittatore egiziano alcuni postulati filosofici di cui avrebbero fatto volentieri a meno.
" I valori religiosi devono avere la supremazia sui valori umani "
" Un uomo ha il diritto di avere la religione che vuole ma i valori umani sono fatti dall'uomo e possono essere cambiati mentre i valori religiosi sono di origine celeste e sono quindi sacri, e hanno la supremazia sopra ogni cosa".
Ricordandosi di essere un erede dell'Illuminismo, Macron ha tirato fuori qualche pezzo di repertorio.
"Riteniamo che il valore dell'Uomo sia più grande di ogni cosa. E questo è ciò che giustifica l'universalismo dei diritti umani, che è la base della Carta delle Nazioni Unite. Niente può essere al di sopra del rispetto per l'Uomo e del rispetto per la dignità della persona umana ” , ha risposto Emmanuel Macron.
Che bel dibattito filosofico! che bravi, Macron e al-Sisi, in francese Sissi, ad introdurre temi così importanti e nobili in un grigio incontro diplomatico.
Peccato che entrambi, anche se per motivi diversi, recitavano sapendo di recitare.
La visita del dittatore egiziano al presidente francese durerà tre giorni e avrà quindi altre occasioni per tenere lectio magistralis ai francesi che protestano contro la nuova legge di polizia.
Mentre Bonaparte Macron ha esaurito il compito di filosofia e potrà dedicarsi a quello di ragioneria per concludere qualche affare con il dittatore.
Chi si meraviglia di come sia possibile che Patrick Zaky sia stato sequestrato e sia tenuto in prigione in Egitto senza aver commesso alcunchè, senza potersi difendere, e soprattutto senza che nessuno si mobiliti o faccia pressioni per la sua liberazione, dovrebbe ricredersi.
Se al-Sissi fosse un dittatore, Macron non lo avrebbe invitato per tre giorni a Parigi!.
E non provate a chiedere al presidente francese se conosce l'orribile vicenda della morte di Giulio Regeni, perché vi risponderà che bisogna avere fiducia nella magistratura egiziana, così come lui si fida di al-Sissi.
Grazie all'ambizione personale del presidente francese e ai suoi alterni "convincimenti" filosofici, il dittatore egiziano può pavoneggiarsi sulla ribalta internazionale nascondendo i panni sporchi del tiranno sanguinario per vestire quelli del "filosofo" teocratico.
Le migliaia di prigionieri politici, incarcerati, torturati, uccisi, non hanno diritto di esistere nel salotto filosofico di Macron e al-Sissi.
Ecco perchè Patrick Zaky rimarrà in carcere chissà per quanto altro tempo.
Ecco perchè la verità sulla morte di Giulio Regeni non potrà mai essere accertata da un tribunale egiziano ...
Il regime di al-Sisi è responsabile di atti di banditismo interno e internazionale ma nessuno ha voglia di dirglielo con fermezza e semplicità.
Nemmeno i francesi di Parigi, che due mesi fa piangevano la morte orribile di un professore di storia decapitato da un fanatico islamico, e ora si sentono impartire lezioni sul primato dei "valori religiosi" senza battere ciglio.
i.fan. twitter: menoopiu
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Date Created: 11/12/2020 21:52:45