aggiornamento 11 settembre - Luis Rubiales, indagato per violenza sulla calciatrice Jennifer Hermoso, finalmente si dimette da presidente della Federazione di Spagna e da vice della UEFA.
aggiornamento 29/8/2023 - Andrea Giambruno, noto solo per essere il convivente di Giorgia Meloni, si è rivelato un solerte maschilista contro le donne - idea fissa "te la sei cercata".
L'esponente della famiglia di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno, giornalista di Mediaset, commentando lo stupro di Palermo ha detto: "Se eviti di ubriacarti, non trovi il lupo".
Se invece vai in discoteca e ti ubriachi poi non puoi lamentarti che qualche maschio di violenti, te la sei cercata.
Della serie, Io sono Giorgia, sono una Donna?!
Per Natangelo sarà una vignetta facile facile quella su Giambruno con Giorgia Meloni.
Immagino cosa sarebbe potuto accadere se Jennifer Hermoso, la calciatrice della Spagna campione del mondo femminile, avesse sferrato una poderosa ginocchiata nei testicoli di Luis Rubiales, nell'istante in cui il farabutto capo della Federazione spagnola approfittava della situazione di gioia collettiva per appiccicare un bacio in bocca, sgradito, alla ignara Jenni.
Immagino che tutte le tv in mondovisione, i social-network, la Rete, avrebbero catturato la smorfia di dolore di Rubiales, lo sguardo fiero e combattivo di Jennifer, la sorpresa festosa delle sue compagne di squadra. Immagini che sarebbero rimbalzate in ogni angolo del globo e avrebbero sollevato un urlo di gioia liberatrice in miliardi di donne di tutte le etnie.
L'arroganza maschilista del becero violento Rubiales costretta alla giusta umiliazione da parte di quella che lui considerava una preda facile, una donna disponibile date le circostanze.
Jennifer Hermoso non ha dato una ginocchiata ai genitali di Rubiales, perché è stata colta di sorpresa senza avere il tempo di reagire come avrebbe voluto.
Da millenni le donne sono state costrette a soffocare le reazioni alle violenze maschile e hanno in gran parte perso l'attitudine.
Ma sono bastati alcuni minuti per far decidere a lei e a tutte le sue compagne di squadra solidali che il gesto violento, il sopruso maschilista di Rubiales non doveva passare impunito.
Tutto il mondo della comunicazione femminile non ha avuto dubbi nel denunciare e condannare la violenza di Rubiales. Una parte di quello maschile si è allineata, con maggior forza dopo la pubblicazione di un video che mostrava Rubiales massaggiarsi i testicoli in presenza della regina Sofia e della figlia Letizia per festeggiare il gol della Spagna.
Guardate il video in cui Rubiales annuncia che NON si dimetterà dalla carica di presidente del calcio spagnolo. Il volto accompagna le argomentazioni, mostra l'abitudine alla menzogna e al sopruso. Gran parte della platea (maschile) della Federazione lo applaude.
Rubiales non si dimette, la FIFA lo sospende, la Federazione spagnola ancora latita, ma il governo uscente Sanchez prepara la cacciata.
Immagino cosa sarebbe potuto accadere se la ragazza diciannovenne vittima di una orribile violenza di gruppo a Palermo, sentendosi aggredita e minacciata, avesse potuto disporre di un sistema di allarme collegato a unità di polizia operative per interventi rapidi a difesa delle donne minacciate (anche di femminicidio).
Gli sciacalli sarebbero stati arrestati, la ragazza salvata e altri potenziali stupratori dissuasi.
Purtroppo le donne nella stragrande maggioranza dei casi non dispongono di sistemi di difesa individuale contro la violenza maschile o di adeguata protezione da parte delle forze dell'ordine. Fanno fatica persino a difendersi nelle aule di tribunale dalla incombente supposizione "lei era consenziente".
La ragazza di Palermo ha potuto difendersi solo dopo molti giorni di silenzio, affrontando con coraggio il branco selvaggio e le paure mostruose.
Gli stupratori di Palermo hanno utilizzato gli stessi argomenti di Rubiales: "lei era consenziente, ci stava, gli piaceva".
Se non ricordo male erano le affermazioni dei rispettivi figli di Beppe Grillo e Ignazio La Russa dopo essere stati denunciati per violenza sessuale.
Penso che dopo tanti anni trascorsi a chiedere leggi e attenzioni e cambiamenti che non arrivano o sono insufficienti a risolvere il problema, è ora che le donne pretendano dalle istituzioni un maggior grado di protezione contro gli abusi sessuali, l'arroganza maschilista, la violenza omicida.
Un sistema di regole di protezione ma anche di strumenti, che non necessariamente debbano essere armi letali (anche se si tratterebbe di legittima difesa) ma capaci di esercitare dissuasione e resistenza agli aggressori.
Nei casi più semplici, alle donne dovrebbe essere consentito e incentivato l'uso dello schiaffone o del calcio nei genitali, senza attenuare le responsabilità penali del comportamento maschilista.
Le armi più efficaci di difesa delle donne restano pur sempre la denuncia dei comportamenti maschilisti e il disprezzo dell'opinione pubblica verso gli stupratori senza attenuanti, senza l'umiliante tiritera del "lei era consenziente, se l'è cercata lei".
Negli ultimi tempi l'opinione pubblica, in Italia come in gran parte del mondo, è solleticata da idee di revanscismo maschilista, mescolate nei calderoni ideologici fascisti o suprematisti o omofobi.
Un'onda antifemminista cerca di riportare indietro i diritti e la dignità delle donne. Sulla cresta di quest'onda si trovano il bacio violento di Rubiales e i video nausebondi degli stupratori di Palermo.
In Italia la 19enne violentata a luglio a Palermo da sette ragazzi esce dal silenzio e sul suo profilo Instagram scrive un post che è uno sfogo doloroso contro chi l’ha criticata sui social per i video che ha pubblicato prima dello stupro. Video di una giovane come tante in cui la vittima canta e balla su note trap.
"Sinceramente sono stanca di essere educata quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto con cose del tipo "ah ma fa i video su Tiktok con delle canzoni oscene é normale che poi le succede questo", oppure "ma certo per come si veste"», commenta in una storia di 10 ore fa.
Me ne dovrei fregare ma non lo dico per me di non sparare stronzate più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me e fanno post come me potrebbero ammazzarsi, - si sfoga - sapete che significa suicidio? Purtroppo per voi mi ci asciugo il c… con sti commenti inutili perché sennò avrei già tolto i tiktok quando la notizia é saltata fuori perché già sapevo che qualcuno avrebbe fatto lo scaltro a dire stronzate ma io rimango me stessa".
«Perciò chiudetevi la boccuccia e continuate a guardarvi le altre tiktoker che si aprono le gambe nei video commentandoli col cuoricino e la bava piuttosto che giudicare una ragazza stuprata»
La sospensione temporanea per tre mesi di Luis Rubiales per il suo bacio a Jennifer Hermoso e il suo comportamento osceno durante i festeggiamenti della Coppa del Mondo femminile vinta dalla squadra spagnola fa sì che durante questo periodo, Rubiales non sarà in grado di esercitare alcuna attività legata al calcio. Rubiales è anche sospeso dalla sua posizione di vice presidente UEFA. L'organismo della FIFA impedisce inoltre a Rubiales o a qualsiasi membro della Federazione di mantenere qualsiasi contatto con Jennifer Hermoso.
La FIFA, viste le pressioni denunciate da Jennifer Hermoso dalla federazione, ha ritenuto opportuno adottare questa misura per tutelare la calciatrice. "Inoltre, il Presidente della Commissione Disciplinare della FIFA, al fine di preservare, tra gli altri fattori, i diritti fondamentali della giocatrice della squadra nazionale di calcio, la signora Jennifer Hermoso, e il corretto svolgimento del procedimento disciplinare dinanzi a questo organo disciplinare, ha emesso due direttive aggiuntive (articolo 7 CDF) che ordinano al signor Luis Rubiales di astenersi, attraverso la stessa o terze parti, per contattare o tentare di contattare la giocatrice professionista della squadra nazionale spagnola Jennifer Hermoso o il suo ambiente vicino. Allo stesso modo, alla RFEF e ai suoi funzionari o dipendenti, direttamente o tramite terzi, viene ordinato di astenersi dal contattare la giocatrice professionista della squadra nazionale spagnola Jennifer Hermoso o il suo ambiente vicino", si legge nella forte dichiarazione della FIFA.
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La difesa delle donne contro ogni tipo di violenza, compresi i femminicidi, dovrebbe essere un argomento di emergenza nazionale. Una priorità assoluta.
Purtroppo la realtà è ben diversa.