aggiornamento: 11 novembre 2020, in Italia 32961 nuovi casi, 623 morti, 225000 tamponi, 3081 ricoverati in terapia intensiva.
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La mattina del 9 novembre Donald Trump si accingeva a licenziare via Twitter il suo segretario alla Difesa, l'ennesimo, come se fosse stato ancora lui il Presidente degli Stati Uniti d'America. Ma pochi attimi prima di lanciare il tweet, lo ha raggiunto una notizia che lo ha paralizzato, facendogli precipitare l'umore ai livelli del 4 novembre a sera. La Pfizer, azienda farmaceutica americana, annuncia che il vaccino anti covid-19 e' efficace al 90% secondo i primi risultati della fase 3 di sperimentazione e conta di metterlo in produzione entro la fine del 2020.
Da meta' gennaio 2021 ci potrebbero essere gia' 50 milioni di dosi. L'Unione Europea ne prenota 300 milioni. La notizia fa arrabbiare Donald Trump per il semplice motivo che lui l'aspettava prima del 3 novembre, in modo da poterla utilizzare per dare lo scatto finale alla sua campagna elettorale contro Joe Biden.
E invece Pfizer l'ha diffusa una settimana dopo, ad urne gia' chiuse e con l'esito disastroso per lo sconfitto Trump. Dal mese di aprile in poi si sono susseguiti decine di annunci sui vaccini per combattere la pandemia di coronavirus. Astrazeneca aveva dichiarato che il suo vaccino sarebbe stato pronto per settembre scorso. Siamo a novembre e le sue previsioni ora indicano marzo 2021. In quel periodo dovrebbero arrivare quasi tutti i vaccini che si stanno sperimentando in questi giorni, il che significa che Pfizer - BioNTech sara' il primo a tagliare il traguardo e a raccogliere i profitti miliardari che ne deriveranno. L'annuncio di Pfizer ha fatto arrabbiare solo Donald Trump, mentre in tutto il mondo la notizia e' stata amplificata con entusiasmi generalizzati, dai mercati finanziari ai commenti politici dei governi in cerca di argomenti per far digerire i nuovi lockdown piu' o meno generalizzati. La seconda ondata avanza con rapidita' impressionante e tutti, da Roma a Parigi, da Madrid a Vienna, da Berlino a Londra, stanno cercando di autoconvincersi che se facciamo i bravi per poche settimane alla fine dell'anno arrivera' il premio del vaccino che ci togliera' definitivamente le catene del lockdown e ci riportera' alla vita normale.
La Repubblica
Il patto tra Pfizer e l'Italia: "A gennaio 1,7 milioni di dosi di vaccino anti Covid"
Il retroscena: l'incontro con i vertici dell'azienda. Per primi medici e infermieri. Ma di fronte al peggioramento dei dati, nel governo avanza l'ipotesi del lockdown nazionale generalizzato
C'e' il rischio che l'euforia causata dall'annuncio della Pfizer possa provocare l'effetto opposto, dando a tutti l'impressione che la paura e' finita, il coronavirus e' sconfitto e che si puo' gia' da subito tornare a fare movida, raduni, festeggiamenti per matrimoni o battesimi. Le discoteche in Sardegna potrebbero addirittura programmare la riapertura per il cenone di Capodanno. Nel frattempo, al ritmo attuale dei contagi, per quella data il coronavirus avra' ucciso altre 60 mila persone in Italia, e altri due milioni nel resto del mondo.
E' bene che nessuno si illuda.
Il vaccino Pfizer non ci sara' prima della prossima primavera, e una vaccinazione di massa non sara' possibile prima dell'estate 2021, quando forse sara' quasi inutile, perche' il coronavirus avra' iniziato a scomparire naturalmente. Se poi si va piu' a fondo, leggendo le scarne notizie che corredano l'annuncio della Pfizer, si scopre che le dosi di vaccino, basato sulla tecnologia chiamata mRNA, devono essere trasportate e stoccate alla temperatura di -80°C.
Un aspetto che pone limitazioni e ostacoli logistici non indifferenti. Molte domande ancora non trovano risposte nei dati forniti da Pfizer, soprattutto quelle relative alla trasmissione del virus da parte di soggetti malati ma vaccinati, agli effetti "collaterali" sugli anziani, sulle caratteristiche della parte di campione che non risponde al vaccino, circa il 10%. Ma inizia a serpeggiare un dubbio in molti ricercatori e medici: c'e' la possibilita' che quando i vaccini saranno realmente disponibili per centinaia di milioni di individui (estate- autunno 2021) il coronavirus sia scomparso o si sia ridotto/mutato in una forma endemica molto meno aggressiva? Anche un secolo fa il coronavirus della "spagnola" uccise molto di piu' con la seconda ondata, per poi scomparire l'anno successivo. Ovvero, non sara' un vaccino a salvarci dal Covid-19, ma soltanto la nostra caparbia determinazione a rispettare le misure di distanziamento, isolamento, protezione e igiene. Il vaccino non c'e', toglietevelo dalla testa, e quando ci sara' potrebbe essere troppo tardi. O inutile.