In Gran Bretagna, settimana dopo settimana, guardando i dati dei contagi, dei morti e dei ricoverati per covid-19, la spavalderia del governo di Boris Johnson cede il passo alla preoccupazione e alla malcelata disperazione.
Sono passati 5 mesi da quando l'euforia per la galoppante campagna di vaccinazione si alimentava della strabiliante discesa dei contagi e dei decessi. Solo un eccesso di cautela convinse Boris Johnson ha spostare il V-Day dal 15 giugno al 19 luglio.
In quell'inizio d'estate i contagi ripresero a crescere, ma non il numero dei morti, segno che il vaccino proteggeva dalla malattia. E perciò via le mascherine, via il distanziamento, le paure, le precauzioni. Tutto il mondo guardava alla Gran Bretagna, si specchiava in quel futuro a portata di mano e si preparava a vivere la stessa gioia.
"Se vacciniamo co due dosi più del 80% di popolazione adulta, anche noi saremo liberi dal coronavirus e proclamare la fine delle restrizioni - era il ragionamento di tutti.
Qualche dubbio è iniziato a circolare quando Israele ha deciso di procedere rapidamente con la terza dose di Pfizer, per tutti quelli che erano stati vaccinati da oltre sei mesi.
E' possibile che il vaccino abbia un'efficacia di durata inferiore a quello che si sperava? cioè almeno 9-12 mesi?
Sì, è possibile ed questo quello che sta accadendo in Gran Bretagna, la prima a partire con le vaccinazioni nel 2020, la prima a proclamare il Covid-Free e forse la prima a sperimentare cosa significa la scadenza dei vaccini.
La comparsa di un nuovo ceppo di variante Delta, la Delta Plus, non è la causa ma solo la conferma dei timori sulla durata dell'efficacia unita ad un'altra preoccupazione.
Molti virologi hanno sostenuto che la vaccinazione su larga scala della popolazione diminuisce la probabilità di comparsa di nuove varianti del Sars-CoV-2. In Gran Bretagna invece, nonostante la campagna di vaccinazione, le varianti continuano a prodursi e a trasmettersi con una velocità maggiore.
Se l'esperienza inglese si dovesse replicare anche in altre nazioni, significa che in Italia ad esempio potrebbe verificarsi una nuova ondata di covid-19 tra fine anno e inizio 2022, nel pieno dell'inverno e con l'aggiunta dell'influenza stagionale.
Perchè anche da noi ormai le misure di prevenzione sono in pratica finite e ci si affida solo al green pass che non riesce però a scardinare la resistenza di alcuni milioni di no-vax.
Il green pass, lo scudo che ci fa sentire invincibili contro covid-19, funziona fino a quando l'efficacia del vaccino non diminuisce o scompare, come sta accadendo in Gran Bretagna.
Il "certificato verde" ha una validità di 12 mesi, quasi il doppio dell'intervallo di massima efficacia dei vaccini. Quindi nove mesi dopo la vaccinazione un individuo ritiene di essere ancora protetto e ha abbandonato ogni precauzione, mentre invece il virus circola ancora e può contagiarlo, costringendolo quantomeno a un ricovero, ma soprattutto è un incauto diffusore e moltiplicatore di varianti covid.
Pensiamo di essere protetti, ma non lo siamo, e questo provoca una maggiore diffusione del contagio e delle varianti.
Purtroppo è quello che sta accadendo in Gran Bretagna, anche se non lo si vuole ammettere apertamente. Dopo il V-Day nessuno ha voglia di tornare indietro e rimettersi la mascherina e a contare i passi di distanza, o ancora peggio a evitare di frequentare luoghi affollati e chiusi.
Ma anche la voglia di vaccinarsi con una "TERZA DOSE" è alquanto bassa.
Aggiungete la banale considerazione che la ripresa del turismo e dei viaggi d'affari consente di far entrare il coronavirus anche da paesi con basso tasso di vaccinazione e alta percentuale di contagi - i paesi balcanici o gli Stati Uniti, ad esempio - e l'euforia estiva si trasforma in depressione invernale.
Tutto questo è molto preoccupante. Non solo in Gran Bretagna. Se non è la sconfitta dei vaccini, è comunque un preoccupante ridimensionamento.
Si riaffaccia il piano B, le mascherine, i distanziamenti, le chiusure, lockdown o coprifuoco, magari selettivi. E il Green Pass sarà valido solo se avete inoculato la "TERZA DOSE", altrimenti è inutile e scaduto.
Questo è l'incubo che Boris Johnson ci sta proponendo.
Ma anche la voglia di vaccinarsi con una "TERZA DOSE" è alquanto bassa.
dal Guardian:
I ministri gallesi stanno pensando di estendere i pass Covid
La BBC ha riferito che i ministri gallesi stanno considerando di estendere l'uso dei pass Covid per una gamma più ampia di luoghi.
Il ministro della Sanità Eluned Morgan ha affermato che il governo è "molto" preoccupato per gli alti livelli di Covid. Il tasso di casi di Covid-19 in Galles è il più alto di tutte le nazioni del Regno Unito.
La mossa è stata presa in considerazione dopo che sono stati introdotti i pass obbligatori per il Covid-19 per consentire alle persone di partecipare legalmente a grandi eventi e discoteche, riporta la BBC.
Il Regno Unito registra quasi 40.000 risultati positivi al Covid.
Il cancelliere del Regno Unito Rishi Sunak ha affermato che i dati non suggeriscono che sia il momento di passare al piano B. “Stiamo monitorando tutto. Ma al momento i dati non suggeriscono che dovremmo passare immediatamente al piano B", ha detto.
Boris Johnson ha affermato che i vaccini consentiranno al Paese di superare l'inverno e uscire dalla pandemia. Il primo ministro, che ha affermato che non ci sono piani per un altro blocco, ha dichiarato: "I vaccini sono la nostra strada per questo inverno".
Il professor Adam Finn, che fa parte del Comitato congiunto di vaccinazione e immunizzazione (JCVI) del Regno Unito, ha affermato che i ricoveri e i decessi ospedalieri per Covid-19 sono in aumento e ha messo in guardia contro l'autocompiacimento in quella che ha definito una situazione "in peggioramento" . I vaccini non sarebbero stati sufficienti per tenere sotto controllo la diffusione e le persone devono fare uno sforzo per evitare il contatto per rallentare i tassi di trasmissione, ha aggiunto.
L'amministratore delegato del NHS England Amanda Pritchard ha twittato domenica pomeriggio: "Ieri è stato il giorno più importante per la TERZA DOSE di richiamo Covid: più di 325.000 persone hanno ricevuto la protezione vitale.
Il cancelliere ombra Rachel Reeves ha affermato che il governo del Regno Unito dovrebbe introdurre ora il suo piano B per affrontare i crescenti tassi di coronavirus.
La dottoressa Katherine Henderson, presidente del Royal College of Emergency Medicine, ha affermato che i Pronto Soccorso nel Regno Unito si trovano in una "condizione terribile".