Cosa si aspetta a chiudere, dopo le scuole, anche gli uffici pubblici e le aziende private?
Ore 8 del 5 marzo 2020 alla fermata piazza di Spagna della METRO A di Roma, dopo la chiusura delle scuole causa COVID-19. Alla mezzanotte di ieri il numero dei decessi e' di 110; siamo il paese con piu' morti da coronavirus al mondo, esclusa la Cina.
A Roma non c'e' la situazione sanitaria drammatica di Milano e del resto della Lombardia.
Ci sono stati, e si registrano ogni giorno, casi di persone positive al test del coronavirus, ma nulla di paragonabile a quanto sta accadendo per numero di contagi e di morti nel Nord Italia. L'effetto del decreto di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado si vede nella fascia oraria di maggior frequenza delle 3 linee di metropolitane, dalle 7 alle 9 del mattino, quando i mezzi pubblici nei giorni normali sono presi dal contemporaneo assalto di studenti, lavoratori e turisti, questi ultimi sempre piu' mattinieri perche' visitare Roma in 24-48 ore e' un tour de force imposto dalle logiche economiche della catene turistiche mondiali. Il fermo forzato delle scuole ha convinto anche molti "non piu' giovani studenti" a starsene comunque a casa, per precauzione, nonostante i politici, o una parte di essi, ancora cerchino di tranquillizzare e di mettere l'interesse economico davanti a quello della salute.
La paura e' legittima anzi salutare. Perche' rischiare di trasmettere o farsi contagiare nei luoghi riconosciuti di massima pericolosita', come gli spazi pubblici? Le disposizioni sulla distanza di sicurezza sono ridicole, perche' non sono attuabili in modo razionale e controllato, ma lasciate al caso dei comportamenti collettivi. Se ci si trova nella carrozza di un treno o in un autobus, come si fa ad impedire ad altri di entrare e azzerare le distanze di sicurezza ?
Ormai soltanto i tecnici, o tecnocrati, della Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) continuano a negare l'evidenza che COVID-19 e' una PANDEMIA, GLOBALE ED AGGRESSIVA, e che e' necessario attivare tutti i protocolli e le raccomandazioni che si predispongono nei casi di pandemia. L'ironia della sorte, o l'arroganza dei regimi totalitari, vuole che proprio la Cina che a fine gennaio blocco' la dichiarazione di pandemia per il proprio tornaconto nazionale, ora faccia pressione per dichiarare i rischi dei contagi che provengono dai cittadini di altri paesi diretti verso Pechino.
Che si tratta di una PANDEMIA, anche la fontana di piazza di Spagna e la scalinata di Trinita' dei Monti lo hanno capito; la scomparsa dei turisti asiatici, europei e americani testimonia che la paura e' globale e non riguarda solo gli spostamenti verso l'Italia.
Chi pensava di scambiare la meta del Colosseo con quella di Madrid fa i conti con i primi morti in Spagna, dopo quelli in Francia e in Gran Bretagna e in Germania ecc ecc. Se le istituzioni politiche tardano ad ammettere la pandemia, i treni vuoti della metropolitana la dichiarano senza ombra di dubbio.
Cosa si aspetta a chiudere, dopo le scuole, anche gli uffici pubblici e le aziende private? E' necessario contare altri 200-300 morti ?