Prima che Covid-19 diventasse la preoccupazione piu' grande dell'umanita' tanto da costringere miliardi di persone a stare chiusi in casa, Ahmaud Arbery era solito fare jogging nei viali di Brunswick, Georgia - dove viveva con la sua famiglia.
Aveva 25 anni e la mattina del 23 febbraio correva lungo il solito viale alberato quando da un camion lungo la strada qualcuno e' sceso.
Ahmaud e' stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco ed e' rimasto steso a terra, morto. Ahmaud era un giovane di colore e a colpirlo a morte sono stati due bianchi, Gregory McMichael e suo figlio Travis McMichael, ma ci sono voluti quasi due mesi per scoprire gli assassini, grazie ad un video di un testimone casuale che smentisce le versioni iniziali della polizia. L'inchiesta frettolosa, come in genere accade quando a morire e' un nero, aveva dato credito alla versione di Gregory McMichael , " io e mio figlio abbiamo visto Arbery correre e lo abbiamo riconosciuto. Era un ladro e aveva compiuto numerosi furti con scasso nelle case del quartiere. Abbiamo preso le pistole, siamo saliti sul camion e lo abbiamo inseguito." Il padre ha affermato che suo figlio e' sceso dal camion ed e' stato attaccato da Arbery.
Secondo il rapporto della polizia, il bianco sarebbe stato aggredito dal giovane nero e avrebbe reagito sparando tre volte, con un fucile, per difendersi.
Il giudice aveva creduto alla versione dei due bianchi, ma dopo la pubblicazione della video-testimonianza che smentisce la versione dei McMichael, ha dovuto a malincuore riaprire le indagini per omicidio. L'episodio dell'assassinio di Ahmaud, un giovane a cui nessuno ha potuto appiccicare etichette di "nero drogato, violento, perdigiorno" perche' era un giovane "normale" con l'unica colpa di avere la pelle nera, si affianca nella mente alle immagini dei fans di Donald Trump che assediano, armi alla mano, il palazzo della governatrice del Michigan Gretchen Esther Whitmer, colpevole di non aver allentato le misure di lockdown per contrastare l'epidemia di COVID-19. E' l'America brutale, armata e potenzialmente assassina.
L'America dei bianchi armati di fucile che vanno a caccia di presunti colpevoli di furti nel quartiere, anziche' andare dalla polizia a sporgere denuncia, e se vedono un nero per strada che corre, prima lo abbattono e poi forse si rendono conto che stava solo facendo jogging, attivita' ancora non vietata in America il 23 febbraio del 2020. Molti in America hanno reagito con sdegno dopo aver visto le immagini dell'assassinio di Ahmaud, ma sono molti, forse ancor piu', quelli che hanno applaudito o giustificato i due "cacciatori" McMichael.
Trump si e' detto "disturbato" dalle immagini dell'assassinio ma ha espresso piena fiducia nel suo amico Brian Kemp, governatore della Georgia, grande sostenitore della causa bianca.
Non si sa mai, in tempo di elezioni.
Alcuni giorni fa Adam Serwer su The Atlantic scriveva che " Il paese sta assistendo alla costante, ininterrotta decomposizione intellettiva e psicologica di Donald Trump" , ma attribuire al presidente biscazziere le colpe dell'attuale situazione e' solo una parte della storia.
La verita' e' che "l'America intera sta assistendo" alla propria decomposizione intellettiva e psicologica e che il coronavirus cinese e' stato solo il catalizzatore di dinamiche vecchie e nuove di cui tutto il sistema politico-affaristico porta enormi responsabilita', esaltandole tutte in un unico coro, monopolizzando e sommergendo quelle sull'immigrazione, sulle disuguaglianze, sui conflitti di interesse, sui crimi ambientali, sul russiagate, sull'impeachment e via dicendo. Tutti si sono messi a ridere assistendo allo show di Donald Trump che annuncia di aver trovato il rimedio all'epidemia iniettandosi disinfettanti nelle vene.
Ma c'era poco da ridere. Se in America ci fosse ancora un'opinione pubblica seria e democratica, si sarebbe convocata una grande manifestazione per chiedere le dimissione immediate del pazzo, per manifesta incapacita' mentale e incitamento alla strage. E in ogni caso sarebbe stato un ottimo argomento di impeachment. Non c'e' traccia di grandi reazioni. Lo spettacolo fornito da Trump da gennaio (quando COVID non valeva nulla, meno di un'influenza) in poi e' quanto di piu' imbarazzante si possa immaginare, tanto da mettere in crisi perfino gli alligatori di Foxnews, il megafono trumpiano che non si molti scrupoli nell'esaltare il Presidente. Non c' traccia di grandi reazioni.
Oggi le statistiche comunicano che il numero dei morti e' vicino agli 80.000 e si stimano piu' di 130mila entro agosto, quello dei disoccupati e' oltre i 30milioni. Un paese che tollera queste cifre e le idiozie del suo presidente e' un paese abitato da zombie.
Le immagini e le cronache mostrano un'America impaurita, depressa e isterica in parte per le misure di lockdown e in parte per la situazione economica, nonostante i 4 trilioni di dollari stampati per distribuire bonus e i crediti per tutti a tassi irrisori.
L'America e' depressa perche' scopre di essere piu' brutta di quello che immaginava e di avere eletto un idiota piu' ingestibile di quello che l'apparato del partito repubblicano pensava.
L'America e' una barca senza timoniere, o meglio con uno che sta al timone pensando di esserlo e blocca ogni possibilita' che nel mare in tempesta finisca in mani piu' sicure ed esperte. L'America che non ha eletto Trump e' impaurita e demotivata, sente di essere in trappola non solo per colpa del coronavirus ma soprattutto per il futuro che ne potra' venire sotto la guida di un folle. L'America che non ha eletto Trump vede i suprematisti bianchi armati manifestare sotto i palazzi dei governatori che non sono allineati a Trump. Immagini che altrove avrebbero fatto scattare mobilitazioni e denunce contro tentativi terroristici o paramilitari in America ora passano silenziose sulla teste chiuse dentro casa.
L'America che non ha votato Trump non ha sponde credibili nel Congresso e nel Partito Democratico.
Joe Biden futuro sfidante di Trump alle presidenziali e' un impresentabile esponente del vecchio affarismo di partito, con l'aggiunta di morbosita' sessuali che aleggiano da tempo nella sua storia politica e personale.
E' stato il vice di Obama, messo li' per mediazioni interne e per rappresentare interessi economici potenti.
L'America impaurita dal coronavirus e da Trump non trova sollievo nel sapere che l'alternativa si chiama Joe Biden. L'America che ha votato Trump non se la passa meglio. Essendo un fenomeno trasversale della societa', il trumpiano medio viene trasversalmente attaccato dalla crisi.
A pagarla sono i lavoratori e i precari licenziati, le piccole imprese arrabbiate sia dalla crisi sia perche' si vedono scavalcate dalle aziende piu' grandi e influenti in quella corsa all'oro che e' diventata la richiesta di fondi pubblici di sostegno. I famosi 4 trilioni che dovrebbero arrivare a tutti ma sui hanno messo le mani i piu' lesti. La crisi colpisce anche Las Vegas e la catena dei casino' di Adelson il multimiliardario finanziatore di Trump, ma lui ha altre possibilita' di rifarsi molto velocemente e con gli interessi.
L'America che ha votato Trump vuole la fine del lockdown, con le buone o con le cattive, e crede agli ammiccamenti del presidente quando twitta la sua preferenza per aprire subito anche a costo di aggravare il bilancio dei morti e con la certezza di una ripresa dell'epidemia. Trump da bravo biscazziere si e' fatto due conti. Le sue possibilita' di essere rieletto erano legate a tre fattori: un'economia in crescita, un mercato finanziario in crescita, una disoccupazione al di sotto dei livelli piu' bassi della storia americana. il miglior presidente di tutti i tempi dell'America.
Quando e' arrivato Covid-19, di cui sapeva gia' tutto prima della fine di gennaio grazie ai report della CIA, Trump ha intuito il pericolo e ha provato ad organizzare una difesa, che consisteva
1- non cercare di salvare vite umane, obiettivo troppo costoso, ma contenere le vittime del coronavirus al di sotto di una soglia psicologica, 80.000 morti dall'inizio alla fine.
2 - limitare al massimo l'impatto economico della chiusura e la sua durata, far ripartire subito il sistema per arrivare all'inizio della fase finale della campagna presidenziale - settembre 2020 - con un tasso di disoccupazione basso e Wall Street molto in alto.
Entrambi gli obbiettivi non saranno raggiunti, ma Donald Trump crede di avere altri assi nella manica.
In verita' la sua speranza-certezza di essere rieletto si chiama "follia collettiva", il virus che da tempo contagia gli Stati Uniti d'America. .....
Nello strano Mondo del Coronavirus sembra che i grandi leader globali del G20 siano diventati tutti afoni.
Un alone di pieta' o pietismo circonda la follia che sta attraversando l'America. Il retaggio della Potenza nucleare, dell'impero finanziario-industriale, della coast2coast impediscono di criticare fino in fondo il modello americano denudato e messo in ginocchio da Covid-19.
E' colpa dell'America che ha votato Donald Trump? No, non solo
i.fan.
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Date Created: 11/12/2020 16:56:49