C'è una sensazione diffusa, in Italia ma credo anche in quasi tutto il resto del mondo, che la guerra a Covid-19 sia ormai agli sgoccioli e che questo sarà l'ultimo inverno che passeremo in trincea a combattere con vaccini, tamponi, green pass e mascherine.
Si, è vero che ci chiederanno di farci una terza dose, ma ormai è una precauzione a cui la stragrande maggioranza della popolazione si è adeguata, e con il freddo la mascherina diventa addirittura piacevole.
Riaprono perfino le discoteche, siamo ad un passo dalla normalità. Almeno così crediamo o ci fanno credere. Speriamo che sia vero.
Anch'io mi sono convinto che è fatta, torno a viaggiare in aereo senza paura grazie al green pass.
Quando è uscita la notizia che la Big Pharma Merck sta per lanciare sul mercato una pillola anticovid che funziona almeno al 50% (tanto per cominciare, accontentiamoci) e guarisce chi viene contagiato dal coronavirus, ho provato una grande gioia e pensavo di andare in piazza a sventolare una bandiera, per manifestare come fosse la Liberazione.
Ho sempre sostenuto che la guerra a Covid-19 si sarebbe vinta davvero solo il giorno in cui potremo tornare ad ammalarci e guarire con certezza grazie ad un farmaco.
Ho pensato che la strategia dei vaccini scelta dalle grandi multinazionali del farmaco e avallata dai governi era troppo lunga, onerosa e incerta (per noi, non per loro), per via delle varianti, dei no vax e della durata effettiva dell'immunizzazione garantita dal vaccino.
Il Molnupiravir, la pillola antivirale prodotta dalla Merck, sarebbe diventato un "game changer" nella guerra anti covid.
Uso il condizionale, perchè dopo qualche giorno è arrivata la brutta notizia.
Il Molnupiravir secondo alcuni ricercatori e scienziati, sarebbe pericoloso per la salute umana e addirittura presenta un rischio cancerogeno.
da un lancio di agenzia:
L'annuncio di Merck che il suo antivirale molnupiravir aveva dimezzato i ricoveri in uno studio su pazienti ad alto rischio Covid-19 è stato accolto con entusiasmo venerdì, ispirando una visione di un mondo in cui curare un'infezione da Covid-19 potrebbe essere banale come ingoiare poche pillole.
Alcuni scienziati che hanno studiato il farmaco avvertono, tuttavia, che il metodo utilizzato per uccidere il virus che causa il Covid-19 comporta potenziali pericoli che potrebbero limitare l'utilità del farmaco.
Molnupiravir funziona incorporandosi nel materiale genetico del virus e quindi causando un numero enorme di mutazioni mentre il virus si replica, uccidendolo efficacemente. In alcuni test di laboratorio, il farmaco ha anche mostrato la capacità di integrarsi nel materiale genetico delle cellule di mammifero, causando mutazioni man mano che tali cellule si replicano.
Se ciò dovesse accadere, nelle cellule di un paziente in trattamento con molnupiravir potrebbe teoricamente portare a cancro o difetti alla nascita.
E' chiaro che gli scienziati che diffondono dubbi sul molnupiravir sono pagati da Moderna e Pfizer, il cui business dei vaccini scomparirebbe nel caso della scoperta di una medicina che guarisce chi si ammala e non rende più necessario vaccinarsi - a meno di qualche categoria fragile. Ma chi s'azzarda a fare da cavia per la gloria della Merck?
Fine dell'entusiasmo, ripongo la bandiera, ma la festa è solo rimandata, perchè comunque ci resta sempre il vaccino. Possiamo già da ora prenotare la terza e poi la quarta dose.
Seconda brutta notizia, questa volta la fonte è certa e autorevole, perchè si tratta di Ugur Sahin fondatore di BioNTech, l'azienda tedesca che ha brevettato il vaccino anticovid assieme a Pfizer. Oltretutto é un immunologo, e sa di cosa si parla.
Ugur Sahin ha dichiarato qualche giorno fa che ben presto i vaccini in circolazione, compreso il suo, non saranno più utili a combattere con efficacia la pandemia, perché CERTAMENTE nascerà una nuova variante, diversa dai ceppi in circolazione e resistente ai vaccini fin qui prodotti.
Ugur Sahin, co-fondatore e amministratore delegato di BioNtech, ha dichiarato al Financial Times che mentre le attuali varianti di Covid-19, come il ceppo delta, non erano abbastanza diverse da minare le vaccinazioni attuali, emergeranno nuovi ceppi in grado di eludere le dosi di richiamo e le difese immunitarie del corpo.
"Quest'anno produrre un vaccino diverso è completamente inutile, ma entro la metà del prossimo anno potrebbe essere una situazione diversa", ha detto. "Questa è un'evoluzione continua, e quell'evoluzione è appena iniziata."
Quindi bisognerà trovare un nuovo vaccino e ricominciare il giro di giostra.
Ma la vera brutta notizia è che Ugur Sahin, uno che ci capisce di covid, non crede affatto che a metà del prossimo anno la pandemia sia finita, anzi c'è la probabilità non piccola che compaia una nuova variante molto più pericolosa e resistente della Delta.
Appena posso prenoto la terza dose, il Molnupiravir può attendere.
La guerra non finirà presto.
i.fan. twitter: menoopiu
Key1: keywords: Covid-19, Vaccino, anti covid, Molnupiravir, Pfizer, BioNTech, Ugur Sahin
Date Created: 06/10/2021 21:19:01