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COVID-19 dalla Cina con Furore, Rischi di Nuova Pandemia?


i.fan. - 18 Dicembre 2022 - aggiornato il 25/12/2022 20:41:39 ID: 3562


Dopo le proteste di massa il regime cinese ha allentato tutto senza però avere altri mezzi per fermare la diffusione di COVID. Secondo alcuni studi in Cina potrebbero verificarsi oltre 1 milione di decessi nel 2023. Il rischio di nuove mutazioni più letali di Omicron.


Il titolo di un articolo di Global Times, megafono del regime cinese, la dice lunga sul caos in cui versa il sistema sanitario in Cina:

"Raging COVID infections in China a result of multiple factors, not merely the relaxation of policy: former CDC chief epidemiologist"

Per la prima volta in quasi tre anni un organo di regime è costretto ad ammettere che da Pechino a Shanghai le infezioni causate dal "coronavirus di Wuhan" hanno un andamento "furioso", ovvero incontrollabile, ma non per colpa del "rilassamento" delle misure di contenimento deciso dal regime di Xi Jinping dopo le altrettanto furiose proteste delle "vittime di Zero-Covid", ma perché l'inverno è freddo, i vaccini somministrati hanno finito l'efficacia, e ci sono nuove varianti come Omicron 5, Cerberus e Chiron.

I giornalisti ovviamente non spiegano perché "gli allentamenti" delle precedenti misure restrittive siano stati decisi proprio nel momento peggiore dell'anno, cioè durante l'inverno e con l'approssimarsi dell'influenza e del Capodanno cinese, quando decine di milioni di persone si metteranno in viaggio e aumenteranno la velocità di contagio.


Guai a dire che Xi Jinping ha dovuto fare marcia indietro perché costretto dalle proteste dei "fogli bianchi" che chiedevano a gran voce la fine dei lockdown e le sue dimissioni.


 


La fine della strategia "ZERO COVID"

Senza alcuna ammissione di retromarcia o autocritica sul passato, il regime cinese ha fatti un'inversione ad U e ha abbandonato la strategia Zero Covid di cui aveva vantato i successi fino a pochi mesi fa.

Un cambiamento improvviso, senza prendere adeguate contromisure, dettato principalmente dalla paura che la "pandemia delle proteste" contro i lockdown potesse allargarsi in maniera incontrollata e colpire il cuore del regime, cioè Xi Jinping.

Talmente improvvisa è stata la resa che ora si temono i contraccolpi sanitari su una popolazione poco vaccinata (e con vaccini di scarsa efficacia) e con l'imminente capodanno cinese che muove alcune centinaia di milioni di persone.

 

Un gruppo di ricercatori guidato da Gabriel Leung di Hong Kong ha previsto fino ad un milione di morti nei prossimi mesi in Cina

 

Almost 1 million people in China may die from Covid-19 as the government rapidly abandons pandemic curbs, according to a new study by researchers in Hong Kong.

In the absence of a mass vaccination booster campaign and other measures to reduce the impact of the virus, some 684 people per million would die in a nationwide reopening, according to the report, which was co-authored by Gabriel Leung, the former dean of medicine at the University of Hong Kong.

Leung’s team was influential in predicting the deadly scale of Hong Kong’s outbreak earlier in the year. Members of his team were part of a group of experts from the city who traveled to Beijing early last month to advise Chinese officials about lifting Covid restrictions nationwide, according to a Financial Times report.

The researchers looked at different scenarios following China’s recent moves to reopen, including the Dec. 7 announcement of 10 measures to roll back core Covid Zero principles such as mandatory testing and lockdowns.

 


da thechinaproject.com

La Cina si prepara a un'ondata di infezioni da COVID | Live con Lizzi Lee

 

Lizzi: perché pensi che Pechino abbia fatto l'improvvisa inversione a U sul zero-COVID se il paese non è ancora preparato?

Xifan: Penso che ci fossero molte ragioni diverse dietro questo. Sono i costi economici che stavano esplodendo. Molti governi provinciali stavano andando in bancarotta, ma dovevano finanziare sempre più test PCR. Dovevano costruire tutto il fāngcāng (方舱) per miliardi di dollari. Poi cresceva la pressione delle grandi aziende, delle grandi multinazionali. Ricordiamo il dramma che abbiamo visto a Zhengzhou, nella più grande fabbrica di iPhone del mondo. Poi, naturalmente, penso che anche il malcontento pubblico abbia avuto un impatto. Non direi che è stato un fattore scatenante importante, ma ha avuto un impatto e ha avuto un ruolo. Pechino normalmente non ama cedere alle proteste perché non vuole incoraggiare altre proteste. Ma qui penso che le proteste abbiano dato al regime anche una comoda rampa di lancio perché ora dicono: "Vedi? Vuoi che poniamo fine al COVID zero?, ora vi diamo la fine di zero-COVID. "

E penso anche che il governo sia giunto alla conclusione che l'80% dei manifestanti voleva solo porre fine al COVID zero in primo luogo e non voleva cambiare il regime, motivo per cui pensavano che fosse sicuro cedere a questo. E mi chiedo anche se i recenti viaggi all'estero che Xi Jinping ha intrapreso abbiano avuto un impatto. È stato a Bali, è stato a Bangkok, e forse ha cambiato idea quando ha viaggiato all'estero per la prima volta in tre anni.


Lizzi: la comunità internazionale si era abituata ai lockdown zero-COVID della Cina negli ultimi anni. La notizia del cambiamento è stata una piacevole sorpresa, ma ci sono ovviamente potenziali rischi. In base alle tue conversazioni con gli esperti, quali sono alcuni dei potenziali rischi di cui dobbiamo essere consapevoli associati all'inversione della strategia anti-COVID in Cina?

Xifan: Penso che il primo rischio evidente sia l'ondata di infezioni attese... che inevitabilmente accadrà nelle prossime due settimane. E sì, circa un milione, forse anche più persone, specialmente gli anziani, le persone con precondizioni potrebbero morire. Quindi, questo è il primo rischio evidente.

Poi penso anche che potrebbe esserci una ricaduta politica. Abbiamo questo drastico cambiamento nella comunicazione pubblica, è anche un pò pericoloso. Per tre anni hai detto che il COVID deve essere contenuto ad ogni costo e ora ti sdrai e dici, oh, non ci interessa più. Quindi mi chiedo se la gente metterà in discussione il governo ora, non solo in questo caso, ma anche su altre questioni in futuro. E poi potrebbero esserci anche ricadute politiche per lo stesso Xi perché si stava dipingendo come un grande timoniere che era incaricato di comandare zero-COVID, guidando la Cina attraverso questa pandemia. Lo stesso Xi dovrebbe essere infallibile. Quindi, se le sue politiche possono cambiare da un giorno all'altro, allora ciò non presenta esattamente zero-COVID in una luce positiva. E lo stesso vale per il suo giudizio personale, forse.


Il rischio maggiore per l'improvvisa inversione cinese su Covid-19


In sintesi, secondo l'opinione prevalente il rischio maggiore derivante dall'improvvisa inversione ad U nella strategia anti-covid del regime di Pechino è rappresentato da un'esplosione di infezioni che nei primi tre mesi del 2023 potrebbe causare 1 milione di morti e decine di milioni di ammalati. Ma passata l'ondata, è opinione comune che anche la Cina potrà beneficiare di un calo significativo della contagiosità e della mortalità, come sta accadendo in Europa. Tra sei mesi anche in Cina Covid-19 e Omicron scompariranno dalle cronache ...

Nessuno prende in considerazione il rischio maggiore del cambio di strategia cinese: un aumento enorme del contagio tra una popolazione di 1,4 miliardi ancora priva di difese immunitarie sufficienti potrebbe far emergere un nuovo ceppo di SARS-Cov-2 più maligno di Omicron e delle sue sottovarianti diffuse in Occidente.

Anzichè mutare verso un virus tipo influenza, si potrebbe verificare l'insorgere di un SARS-Cov-3 ...


E' dimostrato che maggiore è la circolazione del virus e maggiore è la probabilità di insorgenza di nuove mutazioni. Molti lo ritengono un fenomeno positivo, perché le nuove varianti sono in genere meno letali del ceppo originario e consentono una rapida immunizzazione di massa con effetti controllabili mediante misure non restrittive (mascherine e vaccinazioni).

Ma non è da escludere neppure l'ipotesi che il grande numero di persone colpite dal virus possa generare una mutazione del coronavirus più letale e predominante, contro la quale le cautele attuali sarebbero inefficaci.

Si tratterebbe in sintesi di un nuovo pericoloso "giro di giostra" di Covid-19, proprio a partire dal Paese che lo ha visto nascere e che si vantava di averlo sconfitto per primo e per sempre.

Un rischio enorme, dalla Cina con furore.


 

i.fan. twitter: menoopiu


Key1: keywords: COVID-19, Coronavirus, Cina, Regime Xi Jinping, Zero Covid, Proteste Cina, fogli bianchi, SARS-Cov-2, Global Times, Pechino,

Date Created: 18/12/2022 07:12:05


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