Corte Suprema su Trump contro immigrati, vince il giudice Boasberg


La Corte Suprema degli USA impone a Trump di fermare le deportazioni di immigrati senza un giusto processo, come aveva chiesto il giudice Boasberg nel caso dei presunti membri venezuelani della banda criminale Tren de Aragua

Corte Suprema blocca Trump
Corte Suprema blocca Trump

i. fan. - 8 Aprile 2025 ID: 4673

Una vittoria di Pirro, anzi una sentenza di Pirro, quella che la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America ha emesso in merito alla disputa tra l'amministrazione Trump e il giudice federale James Boasberg.

 

Quest'ultimo aveva disposto il blocco delle deportazioni di immigrati ritenuti affiliati a bande criminali tipo Tren de Aragua attuate mediante una legge della fine del '700, la Alien Enemies Act (AEA), utilizzata raramente in periodi di guerra che riguardava i cittadini di Stati stranieri ostili agli USA.

I giudici della Corte hanno stabilito ( 5 contro 4) che la Casa Bianca può applicare l'AEA nel caso di appartenenti a bande organizzate che mettano in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti, ma che per identificare e deportare i presunti membri di simili bande è necessario rispettare le procedure legali, il giusto processo dopo indagini di polizia, e non le deportazioni sulla base di presunzioni generiche, come quelle contro studenti arabi ritenuti affiliati di Hamas o cittadini di paesi da cui si presume provengano bande organizzate.

 

La legalità contro la discriminazione, questo è il succo della sentenza della Corte Suprema.

L'esatto opposto di quello che l'amministrazione Trump si era prefissata per realizzare l'obiettivo di cacciare milioni di immigrati indiscriminatamente, mettendo in atto pratiche persecutorie degne di una dittatura.

 

Come rileva Politico.com:
La sentenza della Corte Suprema nel caso Alien Enemies Act contraddice gran parte della retorica che Trump e i suoi consiglieri hanno scatenato sui diritti dei cittadini stranieri.

Stephen Miller, uno dei principali collaboratori di Trump alla Casa Bianca, ha trascorso le ultime settimane ad attaccare i giudici che hanno sollevato questioni di "giusto processo" per coloro presi di mira dall'ordinanza di Trump sull'Alien Enemies Act, affermando che "l'unico processo" a cui hanno diritto è l'espulsione.


 

Trump inizia a perdere anche gli amici che aveva.

 

Quelli che aveva nominato a giudici della Corte Suprema - istituzione fondamentale negli equilibri politici degli Stati Uniti - durante il primo mandato dovevano garantirgli la copertura nelle controversie più importanti che inevitabilmente nascono nell'azione amministrativa della Casa Bianca.

 

Dopo che il giudice di Washington James Boasberg aveva tentato di bloccare la deportazione di oltre 200 venezuelani sospettati di appartenere alla banda criminale Tren de Aragua, disposta sulla base di un cavillo di legge della fine del '700 (Alien Enemies Act), la materia è stata demandata alla Corte Suprema, con 2 quesiti fondamentali.

 

1) Se il presidente degli Stati Uniti aveva il potere di azionare l'Alien Enemies Act (utilizzato solo in occasione di guerre) per espellere gli immigrati e

 

2) se la deportazione poteva avvenire senza rispettare le garanzie individuali - accertamenti e processo - come sta avvenendo ormai da tre mesi a scapito di migliaia di persone, compresi gli studenti e i turisti muniti di regolare visto di ingresso.

 


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 "I detenuti dell'AEA devono ricevere una notifica dopo la data di questo ordine che sono soggetti a rimozione ai sensi della legge. La notifica deve essere fornita entro un lasso di tempo ragionevole e in modo tale da consentire loro di cercare effettivamente un rimedio di habeas corpus nella sede appropriata prima che tale rimozione avvenga", ha scritto la corte nella sua opinione di maggioranza.

 

La sentenza della Corte Suprema segna di fatto una sconfitta eclatante per la politica di Trump sull'immigrazione, pur regalandogli "la caramella" dell'utilizzo dell'Alien Enemies Act.

 

I giudici della Corte Suprema (6 conservatori e 3 progressisti) hanno sentenziato con una votazione di 5 a 4 che l'Amministrazione Trump può decretare l'espulsione sulla base del AEA, ma deve farlo solo dopo una regolare procedura di accertamenti e giudizio di merito, ovvero rispettando le garanzie individuali e non, come accaduto finora, con atti arbitrari e sommari da parte della polizia, i sequestri di persona, gli incatenamenti e le violazioni della dignità umana, la detenzione in centri sperduti senza poter incontrare avvocati o familiari, la deportazione di massa.


L'effetto della sentenza della Corte Suprema sarà quello di sottoporre ogni individuo sospettato di immigrazione irregolare ad accertamenti che ne tutelino i diritti fondamentali e quindi di fatto costringerà l'intera procedura ad un controllo da parte dei giudici e dell'opinione pubblica, che è esattamente quello che si proponeva il giudice Boasberg e che fa imbestialire Donald Trump e i suoi seguaci.

 

Per Trump - che aveva promesso di deportare almeno 10 milioni di presunti immigrati "criminali e parassiti" in 4 anni - significa che il bilancio della sua "pulizia etnica" già rallentato rispetto ai budget prefissati sarà ancora più ridotto, sia perchè i tempi si allungano sia perché si dimostrerà che non tutti gli immigrati sono irregolari o "pericolosi criminali" come presume l'ordine esecutivo della Casa Bianca.

 

E se l'America brucia, Nerone-Trump non potrà accusare gli immigrati (come Nerone fece con i cristiani), ma solo se stesso e la sua spregevole cattiveria.

 


 

i. fan.


Key1: Trump vs immigrati keywords: Donald Trump, Corte Suprema, Immigrazione, James Boasberg, Alien Enemies Act, USA,

Date Created: 08/04/2025 11:36:36


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