C'era una donna incinta e c'erano tre bambini tra i 27 corpi pescati nel mare gelido della Manica al largo della costa francese.
Curdi, iraniani, iracheni, erano ammassati su un gommone partito da Calais con il tacito assenso della guardia costiera francese.
Il gommone si è sgonfiato, forse urtato da una delle tante navi mercantili che attraversano il canale.
Non è stato un incidente fatale e tragico come vorrebbero far credere sia Macron che Boris Johnson. La morte dei 27 migranti è stata la conseguenza delle scelte fatte sia da parte francese che britannica.
I francesi danno la caccia ai migranti diretti verso la costa settentrionale, la polizia distrugge gli accampamenti, li getta nelle braccia di trafficanti di esseri umani come i libici fanno da anni con i migranti del Mar Mediterraneo.
Il governo britannico chiude le porte, cerca di respingere i barconi pieni di migranti, e così accresce i pericoli della traversata, negando i principi elementari della solidarietà, come fa la Polonia nei confronti dei rifugiati ammassati da Lukashenko al confine con la Bielorussia.
Macron ha parlato come se fosse il capo della guardia costiera libica: "Abbiamo bisogno di una cooperazione europea più forte in questo settore. La Francia è un paese di transito" sentenzia il piccolo Napoleone dando la colpa ai contrabbandieri francesi e alla Brexit.
Il Peppa Pig inglese ha incaricato il suo portaborse Priti Patel di occuparsi della tragedia dei 27 migranti morti. Patel ha sciorinato i soliti luoghi comuni "Non esiste una soluzione rapida. Si tratta di affrontare i fattori di attrazione a lungo termine, distruggere le bande criminali che trattano gli esseri umani come merci ..."
Dopo la vergogna dei rifugiati rimpallati tra Bielorussia e Polonia, ora la tragedia coinvolge due nazioni che hanno fatto la storia dell'Europa, nel bene e nel male. Molto male.
L'Europa non è un posto dove rifugiarsi in cerca di pace e solidarietà. E' questo il vero cinico messaggio con cui tutti i governi, compreso quello italiano, trattano il problema dell'immigrazione.