Negli U.S.A. oltre UN MILIONE di nuovi contagiati in un giorno.
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Da qualche giorno circola sui media italiani la citazione di un politologo americano, tale Yascha Mounk, scrittore e collaboratore della rivista liberal-progressista The Atlantic, professore associato alla Johns Hopkins University, membro anziano del Council on Foreign Relations e fondatore di Persuasion.
Yascha Mounk è balzato all'attenzione dei lettori covidiani per aver scritto un articolo dal titolo accattivante e beneaugurante "Omicron è l'inizio della fine" (della pandemia di Covid-19)
Il politologo Mounk non ha particolari competenze scientifiche, non è uno dei tanti virologi da salotto, e non è un chiaroveggente.
Ha semplicemente messo in fila alcune informazioni di dominio pubblico sulla minore pericolosità della variante Omicron collegandole alle ipotesi socio-psico-politiche che circolano da diversi mesi.
Scrive Mounk:
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Eppure scommetto che, qualunque sia il corso che Omicron – o futuri ceppi della malattia – potrebbe prendere, stiamo per sperimentare la fine della pandemia come fenomeno sociale.
Nonostante i casi alle stelle, pochi esperti o politici stanno proponendo misure rigorose per rallentare la diffusione del virus. La propensione per i lockdown o altri interventi sociali su larga scala semplicemente non c'è. Ciò significa che abbiamo effettivamente rinunciato a "rallentare lo spread" o "appiattire la curva". In misura molto maggiore rispetto alle ondate precedenti, abbiamo tranquillamente deciso di alzare le mani.
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I virus sono più pericolosi quando vengono introdotti in una popolazione che non ha mai avuto contatti con loro prima. Più le persone sono "immunologicamente ingenue", più è probabile che soffrano di cattivi esiti. Ciò suggerisce che i prossimi mesi potrebbero fornirci una protezione significativa contro i futuri ceppi del virus: una volta che una grande parte della popolazione sarà esposta a Omicron, l'umanità sarà molto meno ingenuamente immunologica, il che potrebbe aiutarci a gestire meglio i futuri ceppi del coronavirus senza un significativo aumento della mortalità.
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Gli scienziati hanno il loro modo di decidere che una pandemia è finita. Ma un utile indicatore socio-scientifico è quando le persone si sono abituate a vivere con la presenza continua di un particolare agente patogeno. Secondo questa definizione, la massiccia ondata di infezioni da Omicron che sta attualmente attraversando decine di paesi sviluppati senza suscitare più di una risposta tiepida segna la fine della pandemia.
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la "nuova normalità" significa che la malattia pone meno rischi? O le persone ignoreranno il COVID anche se continua a uccidere centinaia di migliaia di persone ogni anno?
Mounk propende per la seconda ipotesi, sulla base di una constatazione. Siamo stanchi di limitazioni, prevenzioni, paure, preoccupazioni. Abbiamo bisogno di tornare a una "normalità" quasi normale. Siamo stanchi persino di sopportare le oscillazioni, bugie, promesse, esortazioni, richiami patriottici, dei politici di qualsiasi schieramento.
Siamo stanchi di essere considerati soldati in trincea, piedi gelati nel fango e sguardo perso in attesa di un virus cecchino, testimoni e vittime di una guerra mai voluta.
La profezia di Yascha Mounk è condivisibile ma tardiva. Rivendico il copyright sulla previsione di fine pandemia.
Il 29 novembre scorso, pochi giorni dopo la scoperta della nuova variante sudafricana, avevo scritto :
COME USARE LA VARIANTE OMICRON PER SCONFIGGERE COVID-19
... Quando si accorsero della nuova presenza di Omicron dapprima si impaurirono poi, consigliati dai famosi aruspici che scrutavano gli accadimenti, ne festeggiarono la comparsa abbracciandosi a colpi di tosse e senza mascherina per agevolare l'opera di Omicron.
... Finalmente pro-vax e no-vax potevano condividere la stessa idea, gioire assieme e sperare in un immediato ritorno alla normalità.
A seguito delle prime indagini epidemiologiche si è fatta strada la convinzione che la variante Omicron è un velocissimo coronavirus infettante ma con sintomatologia meno grave e prevalentemente bronchiale anzichè polmonare.
Non è infondata l'dea che si possa ottenere l'immunità di gregge (herd immunity) attraverso la combinazione di vaccini e contagi Omicron.
Non mancano i pessimisti, ma avranno sempre meno voce in capitolo.
Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, sottolinea che «la trasmissibilità di questa variante preoccupa molto perché se aumentano tanto i casi aumenteranno anche i ricoveri». Peraltro, aggiunge, «si sta consolidando l’idea che Omicron sia un pochino meno virulenta rispetto alla Delta, ma passeranno non meno di 10 anni prima che diventi un semplice raffreddore».
L’Istituto superiore di sanità (Iss) non nasconde la preoccupazione per il numero di nuovi casi registrato in tutte le regioni, in particolare a Nord. Non solo: si rileva un’incidenza elevata dei contagi tra i 6 e gli 11 anni (fascia di età per cui è autorizzato il vaccino Pfizer con un terzo della dose) ed efficacia vaccinale che, dopo 5 mesi dal completamento del ciclo primario, cala rispetto all’infezione sintomatica dal 71,5% al 30%, pur restano efficace contro la malattia grave all’82,2%.
La variante Omicron è al tempo stesso una influenza stagionale, una bronchite acuta, un fastidioso raffreddore. Ma la sua diffusione si somma a quella della variante Delta, meno infettiva ma più pericolosa e letale, di cui a ragione si ha paura e costringe a tenere alti i livelli di prevenzione.
Pochi casi di morte per Omicron ma conseguenze pesanti per l'economia, perchè i governi nell'incertezza, e un pò duri di comprendonio, non hanno ancora adeguato la risposta alle caratteristiche della nuova variante, se non riducendo di qualche giorno il periodo di quarantena.
Il risultato finale è che l'intera economia globale si è avviata in una sorta di lockdown non dichiarato ma praticato a causa dei milioni di individui contagiati e costretti a casa, in malattia anche se asintomatici.
Il trasporto, sia terrestre che aereo, è impazzito in molti paesi europei e negli Stati Uniti; le aziende della logistica globale sono bloccate, e quelle manufatturiere non ricevono e non assemblano.
I servizi pubblici, dalla raccolta dei rifiuti alle scuole, sono fermi per mancanza di personale, tutti a casa perchè infettati da Omicron anche senza sintomi e con tre dosi di vaccino.
Se le previsioni dei matematici epidemiologi sono giuste, questo grande lockdown causato dalla variante Omicron dovrebbe durare al massimo altre tre o quattro settimane, al termine delle quali l'umanità si ritroverà pressoché contagiata, immunizzata, pronta a tornare alla normalità.
Ad eccezione dei paesi più poveri, esclusi dai programmi di vaccinazione, e ai quali i paesi più ricchi dovrebbero almeno riconoscere le royalty sulla diffusione di Omicron in misura non inferiore ai profitti di Pfizer e Moderna.
Come avevo previsto in COME USARE LA VARIANTE OMICRON PER SCONFIGGERE COVID-19 (copyright menoopiu.it)
"Per accelerare la vaccinazione, anzi la omicronizzazione, furono organizzati viaggi turistici in aereo verso il Sudafrica. In breve tempo Omicron riuscì a contagiare tutti e, se si esclude qualche decesso di chi era già segnato dalla sorte, tutti furono immunizzati e dotati di super green pass"
i.fan.
Key1: keywords: variante Omicron, Covid, COVID-19, U.S.A., Yascha Mounk, "Omicron è l'inizio della fine", Herd Immunity, Pandemia, terza dose vaccino, NO-VAX, Lockdown,
Date Created: 03/01/2022 16:50:41