Si racconta che a quei tempi gli dei dell'Olimpo fossero molto preoccupati per come procedeva la campagna di vaccinazione anticovid in quasi tutti i paesi della Terra.
Preoccupato dalle polemiche frustranti su no-vax, no-mask no-lockdown e green pass, Zeus decise che gli umani avevano bisogno di aiuto per sconfiggere il coronavirus e dopo un rapido consulto con Apollo chiamò il servo Omicron per affidargli una delicata missione.
Avrebbe dovuto assumere le sembianze di un coronavirus, una nuova variante, agente segreto B.1.1529, e contagiare quanti più umani poteva in breve tempo, ma senza farli ammalare in modo grave, per non rischiare di ucciderli.
Omicron doveva limitarsi a dare sintomi lievi, guaribili, ma capaci di generare nell'organismo dei contagiati gli anticorpi necessari ad affrontare il vero coronavirus causa del COVID-19.
In poco tempo gli umani recalcitranti ai vaccini o quelli con solo due dosi, sarebbero stati contagiati da Omicron, sviluppando gli anticorpi senza però ammalarsi. "Solo sintomi lievi"
Quando gli umani si accorsero della nuova presenza di Omicron dapprima si impaurirono poi, consigliati da famosi aruspici che scrutavano gli accadimenti, ne festeggiarono la comparsa con manifestazioni di giubilo, abbracciandosi a colpi di tosse e senza mascherina per agevolare l'opera di Omicron.
Finalmente pro-vax e no-vax potevano condividere la stessa idea, gioire assieme e sperare in un immediato ritorno alla normalità.
Per accelerare la vaccinazione, anzi la omicronizzazione, furono organizzati viaggi turistici in aereo verso il Sudafrica. In breve tempo Omicron riuscì a contagiare tutti e, se si esclude qualche decesso di chi era già segnato dalla sorte, tutti furono immunizzati e dotati di super green pass.
Tutte le altre varianti di coronavirus, non avendo più ciccia da mordere, scomparirono in breve tempo.
Come aveva previsto Apollo, il Natale degli omicronizzati sarebbe stato normale.