Come difendersi da Trump e vivere felici, il caso Groenlandia

Il Comandante in Capo della più grande potenza militare del Pianeta Terra, Donald Nerone Trump, mostra i segni di una profonda irritazione, al limite di una crisi nervi, quando gli comunicano che in un'assemblea stile condominio i 31 rappresentanti eletti dal popolo groenlandese si sono riuniti e una maggioranza di 23 si è accordata per formare una coalizione di 4 partiti che dovranno amministrare gli affari correnti della Groenlandia nei prossimi 4 anni.

I partiti si sono messi d'accordo su una linea di difesa della propria indipendenza e di dialogo con tutti coloro che mostreranno di avere rispetto per il popolo di Groenlandia, esattamente quello che Trump NON desidera fare.

Trump quindi lo ha preso come un affronto personale, al punto che, mentre il suo maggiordomo JD Vance era ancora nella base di Pituffik, ha cominciato ad accusare i groenlandesi di "attentare alla pace nel mondo" se non accetteranno di sottomettersi.

Secondo il biscazziere infatti la Groenlandia è decisiva per la sicurezza militare di tutto il Pianeta, cosa di cui nessuna si è mai accorto finora, e continuare a gestirla come un campo giochi per bambini e cani è una terribile sciagura che l'America deve evitare, anche a costo di scatenare una guerra per impossessarsi dell'isola di ghiaccio.

Le minacce di Trump di annettere la Groenlandia agli USA hanno sortito l'effetto di accelerare la formazione di un nuovo Naalakkersuisut di coalizione a Nuuk guidato da Jens-Frederik Nielsen.

Il biscazziere non aveva previsto questo metodo di difesa dei groenlandesi ed è stato cortesemente umiliato.

Naalakkersuisut è il governo della Groenlandia, una "nazione costituente autonoma" del Regno di Danimarca. Il governo si inserisce in un sistema parlamentare di democrazia rappresentativa, in cui il Primo ministro della Groenlandia è il capo del governo in un sistema multipartitico.

I groenlandesi sono orgogliosi della propria indipendenza ma disponibili a discutere con tutti coloro che li rispettano

La nuova coalizione include 23 dei 31 parlamentari, e oltre ai Democratici di Jens-Frederik Nielsen comprende il partito ambientalista di sinistra Comunità Inuit (guidato dal precedente primo ministro Múte Bourup Egede, che diventerà ministro delle Finanze), i socialdemocratici di Avanti, e Solidarietà, l’unico partito che difende l’unione con la Danimarca. Resterà all’opposizione Naleraq, che invece vorrebbe un’indipendenza immediata, arrivato secondo alle elezioni.

Jens-Frederik: la Groenlandia è nostra e va rispettata
Il presidente di Demokraatit, Jens-Frederik Nielsen, è molto chiaro in merito alla pressione esterna: - Formando ora un'ampia coalizione, faremo in modo che nessuno al mondo abbia dubbi sul fatto che la Groenlandia sia unita, afferma il presidente entrante di Naalakkersuisut.

Oggi è stato deciso chi siederà nel nuovo Naalakkersuisut, composto da un'ampia coalizione tra Demokraatit, Inuit Ataqatigiit, Siumut e Atassut.

Tra i nuovi membri del governo c'è l'ex presidente del Naalakkersuisut, Múte B. Egede. D'ora in poi sarà Ministro delle Finanze e delle Imposte.

Egede si dichiara soddisfatto dell'ampia coalizione:
- Nei tempi che stiamo vivendo, dobbiamo unirci invece di cercare di dividerci all'interno del Paese. Ci impegniamo a guidare il nostro Paese in avanti nonostante la pressione che attualmente esercita il mondo esterno e l'interesse che suscita nel nostro Paese.
- Che mettiamo da parte un po' le cose su cui non siamo d'accordo e ci uniamo su ciò su cui siamo d'accordo, quindi sono abbastanza soddisfatto del fatto che ora stiamo formando un governo così grande e ampio da avere una base per un buon lavoro che potremo svolgere nel prossimo periodo elettorale, afferma Múte B. Egede.

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