Alika Ogorchukwu era un immigrato nigeriano, venditore ambulante ma invalido.
E' stato ucciso a bastonate con la sua stessa stampella perché avrebbe rivolto apprezzamenti alla compagna del suo assassino mentre passeggiava nel centro di Civitanova Marche.
Non si conoscono i "dettagli" dei presunti apprezzamenti, ma sappiamo che i venditori ambulanti sono soliti rivolgersi con parole gentili alle donne per invitarle ad acquistare la loro merce. Nulla di offensivo, ma un razzista violento cerca sempre un pretesto per minacciare o aggredire un immigrato.
Nessuno è intervenuto per bloccare l'aggressore in preda alla furia omicida a sfondo razzista.
C'è chi giustifica l'assassino perché avrebbe agito per "legittima difesa" del suo onore.
Ma la vera ragione dell'omicidio di Alika Ogorchukwu è l'odio razzista cieco e violento, già esibito dai seguaci di Salvini - Meloni in altre occasioni.
L'omicida è un italiano di 32 anni originario della Campania.
Tra qualche mese, con Meloni e Salvini al governo, l'omicida di Alika Ogorchukwu, immigrato nigeriano, sarà fuori dal carcere mentre Mimmo Lucano sconta i suoi 13 anni di condanna per aver salvato decine di immigrati.