Pomeriggio del 18 luglio 2023 a Roma.
Alle 14.30 sono costretto a dirigermi verso Fiano Romano, imbocco della Roma Firenze.
Il cruscotto segnala una temperatura esterna di 42 gradi.
La cappa di calore si intuisce dalla foschia che avvolge il paesaggio.
Un paesaggio insolitamente verde per metà luglio.
Grazie alle abbondanti piogge di maggio e alle temperature fresche di giugno.
Un verde che si appresta a lasciare il campo nei prossimi giorni al giallo e marrone della campagna secca e delle sterpaglie bruciate.
Da un'estremo all'altro, la Natura, di cui il clima è uno dei messaggeri, sembra aver dimenticato di procedere per gradi.
Quando il pomeriggio inizia a volgere verso il tramonto, il termometro segna ancora 39 gradi.
Indubbiamente fa caldo, tranne che per i Giuliano Ferrara che per partito preso si sentono in dovere di insultare chi denuncia i cambiamenti climatici, chi si oppone alle centrali nucleari moderne e sicure, chi sventola la minaccia del global warming di origine antropica CO2 e tutto ciò che ne consegue, strillando che il tempo è scaduto.
Oltre al caldo divampano le ottuse polemiche tra negazionisti e catastrofisti, che danno sollievo ai giornalisti in cerca di argomenti e allenano i ChatGPT ad emulare gli umani.
Il meteorologo televisivo Sottocorona deve intervenire per precisare il suo pensiero: lui non è un negazionista, anzi, ma non sopporta nemmeno quelli che la sparano grossa sul "caldo a 47 gradi" quando invece ne fanno solo 40.
Ha ragione e spiega che il clima, per chi lo osserva e studia da anni, è davvero cambiato e non lascia tempo per porre rimedio ai disastri provocati dall'uomo. Che secondo il meteorologo di LA7 continua a comportarsi come chi, cadendo dal 50esimo piano di un grattacielo, per qualche istante si consola pensando che "mancano ancora 30 piani" all'impatto mortale.
Anche Giuliano Ferrara, memore di essere stato trent'anni fa uno dei cavalieri della Tavola Rotonda di Re Silvio, se la prende con gli ideologi dell'ambientalismo catastrofista, argomentando, memore di Nerone, che il caldo c'è sempre stato e a Roma la vita continua.
Gli ecologisti che predicano sventure - secondo l'opinionista de Il Foglio - sono la vera sciagura dell'umanità, oscurantisti contro lo sviluppo e il benessere, contro l'innovazione e la scienza, moderni savonarola che vorrebbero abolire il piacere di vivere nascondendosi dietro la paura dei disastri ambientali che ci sono sempre stati e sempre ci saranno.
Il caldo che ha investito il Mediterraneo rientra nella norma delle estati calde. Punto. Chi agita spettri da "fine del mondo" è un terrorista-allarmista che provoca ansie immotivate e danni economici.
I "gretini" seguaci della Thunberg sono i veri nemici del progresso e della "Crescita".
Combattere sul serio i cambiamenti climatici significherebbe abbandonare la via "virtuosa e salvifica" della "CRESCITA", la ragion d'essere dell'umanità, quella che ci permette di lavorare, procreare, andare in vacanza, stare bene in salute, godere di meravigliose scoperte, risolvere prima o poi i problemi senza deviare dall'inarrestabile corso dell'evoluzione umana.
La CRESCITA non è di destra o di sinistra, la CRESCITA è dell'Uomo ! (un'idea che alberga anche a sinistra e tra una parte degli ambientalisti, decretandone l'irrilevanza)
Chissenefrega se gli eredi di Adamo ed Eva sono diventati più di 8 miliardi in pochi anni e non hanno alcuna intenzione di fermarsi e smettere di crescere (di numero, non di cervello)!
Non saranno i 41 gradi a Roma a fermare la CRESCITA dell'umanità.
E se il riscaldamento globale cresce, e le catastrofi continuano, anche noi continueremo a crescere e a godere.
Questo è ciò che la stragrande maggioranza degli esseri viventi, compresi i miliardi di mucche in attesa di essere macellate, pensa e vuole.
Questa è la democrazia della CRESCITA, quella che solo pochi ostinati catastrofisti, amanti della "decrescita inFelice", si ostinano a chiamare "dittatura della Crescita".
Volete raffreddare il Pianeta? volete miliardi di esseri umani affamati e in guerra per il cibo, per il lavoro, per la sopravvivenza? No? e allora smettetela di cianciare per un pò di caldo in più o qualche alluvione occasionale.
Caldo, incendi, alluvioni, disastri non hanno impedito il Progresso e ci consentono di vivere fino a 100 anni, felici e in salute.
E in tanti.
Grazie alla dittatura della Crescita.
i.fan.
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Date Created: 19/07/2023 07:25:26