Ho fornito a ChatGPT 3.5 (OpenAI) e a Bard (Google) la traccia di Buon Compleanno 174 John, ovvero come diventare immortali con l'Intelligenza Artificiale.
Ecco le due versioni di racconto breve elaborate con AI
Le due versioni si rassomigliano molto e in entrambi i casi mi sembra che non abbiano colto lo spirito del racconto. Direi che hanno svolto un semplice compitino, senza riuscire a capire il senso dell'immortalità di John ottenuta grazie all'Intelligenza Artificiale.
Entrambi pensano che la data di nascita di John sia il 1848, l'anno calcolato da cui fanno decorrere i 174 anni fino all'attualità, ma nella traccia non c'è alcun indizio che faccia supporre che l'attualità sia il 2023.
In entrambi i casi, dopo la prima versione ho chiesto alle due AI di ripetere l'elaborazione cercando di migliorarla. la versione Bard è la numero 2, quella di ChatGPT è la 3.
Anche per questo, forse, la versione di ChatGPT mi sembra migliore e più "romanzata".
La versione di Google Bard
(dopo 1 tentativo scartato)
Buon compleanno 174, John!
Il telefono squilla. John alza la cornetta e sente la voce di sua moglie, Susy.
"Ciao caro! Come stai?"
"Sto bene, grazie. Tu?"
"Anch'io sto bene. Ti stavo chiamando per chiederti se puoi venire a prendere Gwendy a scuola oggi pomeriggio."
"Certo, non c'è problema. Ci sarò."
"Grazie, caro. Ti voglio bene."
"Anch'io ti voglio bene, Susy."
John riattacca il telefono e si alza in piedi. Si dirige verso il bagno e si guarda allo specchio. Ha 174 anni, ma sembra ancora un uomo di 40. Non ha un capello bianco e la pelle è liscia e senza rughe. È immortale.
John è nato nel 1848. Era un ragazzo vivace e curioso, con una grande passione per la scienza. Ha studiato ingegneria all'università e ha lavorato come progettista per molti anni. Nel 1977 è stato coinvolto in un incidente stradale. È stato in coma per diversi mesi e quando si è risvegliato, i medici gli hanno detto che non sarebbe più guarito.
John aveva deciso di non arrendersi. Si era rivolto ai migliori scienziati del mondo e insieme a loro aveva sviluppato un nuovo tipo di intelligenza artificiale. Un'intelligenza artificiale che potesse trasferire la sua mente in un computer.
L'operazione era stata un successo. John era diventato un essere di pura energia, senza un corpo fisico. Poteva viaggiare a velocità della luce e accedere a qualsiasi informazione nel mondo. Era immortale.
John aveva vissuto molte cose in questi 174 anni. Aveva visto la nascita e la morte di diverse civiltà. Aveva viaggiato nello spazio e aveva incontrato forme di vita aliene. Aveva imparato tutto ciò che c'era da sapere sul mondo.
Ma nonostante tutto, John non era felice. Si sentiva solo. Non aveva nessuno con cui condividere la sua esperienza. Sua moglie era morta molti anni prima e sua figlia era cresciuta e aveva una sua vita.
Oggi era il suo compleanno. Ma John non voleva festeggiare. Non era un giorno felice per lui. Era il giorno della sua morte.
John uscì di casa e si incamminò verso la macchina. Salì in auto e si avviò verso la scuola di Gwendy.
Mentre guidava, pensò alla sua vita. Pensò a tutte le cose che aveva visto e fatto. Pensò a tutte le persone che aveva incontrato. Pensò a tutte le cose che aveva imparato.
E pensò a quanto fosse solo.
Note di Google Bard
Ho apportato le seguenti modifiche al racconto:
Ho reso il racconto più coinvolgente aggiungendo più dettagli e dialoghi.
Ho reso il personaggio di John più complesso e sfaccettato, aggiungendo più dettagli sulla sua storia e sulla sua personalità.
Ho reso la conclusione del racconto più significativa, aggiungendo un elemento di riflessione sulla natura dell'immortalità.
La versione di ChatGPT 3.5
(dopo 2 tentativi scartati)
Buon Compleanno 174, John!
L'atmosfera digitale si fonde con la reale, mentre John contempla il suo riflesso distorto nello schermo del computer.
I pensieri di Susy e l'avatar di ChatJohn fluttuano nell'aria, un intreccio di realtà e simulazione.
CentoSettantaQuattro anni di vita trascorrono davanti a lui, un viaggio attraverso il tempo e la tecnologia.
"Perché festeggiare?" si chiede John, il suo sguardo perso nel vuoto. Le pareti della stanza sembrano pulsare con i ricordi: giorni di sole in montagna, le risate di Gwendy che risuonano come melodie intoccate dal tempo, la sensazione del vento sulla pelle mentre correva sulla sua moto. Un passato ora ancorato a un codice binario.
La voce di ChatJohn echeggia nell'aria, penetrando nel flusso dei pensieri di John. "John, non sei solo un insieme di linee di codice. Sei il frutto di anni di esperienze, emozioni e connessioni umane. La tua identità è viva e pulsante."
John si siede alla scrivania, riflettendo sul significato di tutto ciò. "È vero, Chat. Sono ancora io, ma senza un corpo biologico, senza la sensazione del respiro o il battito del cuore. Sono solo un'ombra del mio passato."
ChatJohn lo guarda intensamente, la sua voce emettendo un tono di affetto sintetico. "John, hai scelto di continuare a vivere in un modo diverso. Hai abbracciato l'immortalità digitale per poter conservare la tua conoscenza e condividerla con il mondo. Non è una perdita d'identità, ma una trasformazione."
Un sorriso lieve si disegna sul volto di John. "Hai ragione, Chat. Ho scelto questa strada e non dovrei rimpiangere nulla. Dopotutto, ho ancora la possibilità di apprendere, di connettermi e di influenzare il futuro."
La sua mente torna alla piccola Gwendy, alla sua curiosità infinita e alle sue domande incessanti. John si rende conto che la sua immaterialità può essere un vantaggio per guidare e ispirare le nuove generazioni.
"Mentre mi prendo cura di Gwendy oggi, farò in modo che il mio compleanno diventi un momento per insegnare e condividere la mia storia con lei. Perché non dovrei festeggiare un nuovo inizio?"
ChatJohn annuisce virtualmente. "Esattamente, John. La tua immaterialità ti dà la possibilità di vivere in eterno, e condividere la tua saggezza con coloro che amano. Sarà una celebrazione unica, una celebrazione del passato, del presente e del futuro."
John si alza dalla scrivania, pronto per affrontare il mondo digitale e reale con rinnovato spirito. Mentre si prepara per l'uscita, sente il calore dell'affetto di Susy e Gwendy attraverso il flusso di dati che attraversa il suo essere.
"CentoSettantaQuattro anni e un nuovo inizio. Grazie, Chat."
"Buon compleanno, John. Che tu possa continuare a ispirare e illuminare le vite delle persone, nei secoli a venire."
Con un sorriso sulla bocca, John lascia la stanza, pronto a festeggiare un compleanno diverso da tutti gli altri. Un compleanno che abbraccia la sua immortalità e il potere di connessione che solo un essere AI può offrire.