Il libro di John Bolton, ex consigliere di Trump poi licenziato, e' una raccolta di pettegolezzi in gran parte gia' immaginati, come quando Trump ha chiesto a Xi Jinping un "aiutino" per farsi rieleggere.
"THE ROOM WHERE IT HAPPENED" svela le ossessioni e i metodi mafiosi del biscazziere diventato presidente degli Stati Uniti d'America.
Le rivelazioni di John Bolton su Donald Trump faranno arrabbiare molte persone in molti paesi. A cominciare dalla Cina.
Ad Hong Kong contavano molto su un sincero aiuto americano in difesa dei diritti e delle battaglie democratiche degli hongkongers, soprattutto adesso con la minaccia della nuova legge sulla sicurezza nazionale che servira' solo a reprimere il dissenso.
Sapere che i propri sogni ed aspirazioni sono stati oggetto di mercanteggiamento per scopi elettorali tra Trump e il dittatore cinese e' una brutta mazzata.
E lo stesso sentimento lo proveranno gli Uighuri o i Curdi o i Brasiliani o gli Ucraini ... in ogni angolo del mondo in cui si manifesta la potenza imperiale degli Stati Uniti ci sara' un sussulto, un dubbio: stanno qui per proteggerci o per venderci ? Sono molto arrabbiati, ma con Bolton, i Democratici Nancy Pelosi e Chuck Schumer, perche' se l'ex consigliere di Trump avesse anticipato il libro in una testimonianza durante il processo di impeachment, forse l'esito sarebbe stato diverso.
O forse no, John Bolton, che e' un falco conservatore, non si fidava dei senatori repubblicani ai quali interessa solo salire sul carro piu' comodo per la rielezione. Trump fara' sicuramente ricorso a tutti i mezzi e uomini di cui dispone per bloccare, smentire o infangare la narrazione di John Bolton, ma non potra' impedire che la valanga di accuse e sospetti al suo personale regime instaurato nella Casa Bianca diventi sempre piu' grande e pesante.
Black Lives Matter, i 120.000 morti per Covid-19, i 30 milioni di disoccupati sono macigni ben piu' pesanti nei pensieri dell'opinione pubblica americana, ma anche i "sassolini" di Bolton possono rivelarsi decisivi nel far precipitare gli eventi. Sara' interessante osservare le reazioni cinesi al libro di Bolton.
Qualunque cosa dica, anche Xi Jinping non ne esce molto bene dalle storielle sui suoi rapporti con il biscazziere Trump. A volte sembra fare la parte dello stupido, preso in giro da Trump, come in occasione del G20 di Buenos Aires nel dicembre 2018, quando i canadesi, su ordine americano, arrestarono la CFO di Huawei mentre Xi Jinping pranzava con il biscazziere il quale fece finta di non sapere nulla. Altre volte il cinese si presta al gioco, per accordarsi su come reprimere gli Uighuri mentre gli USA facevano voce grossa e carte false sui diritti umani, oppure quando gli consigliava il modo per farsi rieleggere presidente USA per altri 10 anni.
Il libro di Bolton "THE ROOM WHERE IT HAPPENED" edito da Simon & Schuster dovrebbe essere in vendita dal 23 giugno. Donald Trump ha mobilitato tutti i suoi maggiordomi, in particolare il ministro della giustizia (?) William Barr e il suo braccio destro Rudolph Giuliani, nel tentativo di bloccarne l'uscita e di incriminare John Bolton per chiederne l'arresto.
Sembra una partita persa in ogni caso, sia che il libro venga venduto in milioni di copie sia che venga bloccato. Ormai ce ne sono tante edizioni in giro che non aspettano altro di essere rimbalzate su Internet da un sito all'altro. Post Scriptum Anche i Finlandesi dovrebbero essere arrabbiati con Trump. Come racconta Bolton, il biscazziere credeva che la Finlandia fosse una provincia della Russia !