C'era un tempo in cui i bambini giocavano con le bambole di stoffa o con i modelli di legno e vestivano abiti di cotone o lana.
Poi arrivo' la plastica, comoda economica indistruttibile, troppo indistruttibile, tanto da sopravvivere per generazioni. Fino a quando arrivo' l'allarme ...
Finora per illustrare i danni causati dall'inquinamento di tonnellate di plastica sparse in ogni angolo della Terra si utilizzavano macabre immagini che raffiguravano lo stomaco di uccelli ripieno di buste e oggetti, oppure di balene o di delfini.
I fiumi dell'Asia coperti dalle buste e dagli imballaggi si possono attraversa a piedi. Ora l'allarme e' sui bambini nel cui organismo sono depositate le micropolveri di plastiche provenienti dall'ambiente circostante, dagli abiti o dai giocattoli o dagli alimenti ... Una ricerca condotta in Germania dall'Istituto Robert Koch e pubblicata da Der Spiegel illustra le dimensioni inquietanti del fenomeno. La plastica e' presente in quasi la totalita' dei bambini e adolescenti.
https://www.spiegel.de/gesundheit/schwangerschaft/weichmacher-und-pfoa-fast-alle-kinder-mit-gesundheitskritischen-chemikalien-belastet-a-1286708.html
Il focus dello studio era il "biomonitoraggio umano" di bambini dai 3 ai 17 anni. Nei campioni di urina, sono stati rilevati residui di 11 delle 15 sostanze testate nel 97-100 percento dei 2500 partecipanti, principalmente plastificanti contenuti in plastica. "Il nostro studio mostra chiaramente che gli ingredienti di plastica con produzione in aumento si verificano anche di piu' nel corpo", ha detto Marike Kolossa-Gehring, uno degli autori dello studio e tossicologo presso la Federal Environment Agency, su richiesta dello SPIEGEL. "e' davvero preoccupante che i bambini piu' piccoli siano maggiormente colpiti come il gruppo piu' sensibile."
Di particolare interesse sono gli alti livelli di PFOA (acido perfluoroottanoico). Nel 20 percento degli esaminati, erano al di sopra del limite, nei bambini piu' piccoli la percentuale era persino piu' alta. I risultati dello studio mostrano anche un aumento dell'esposizione ai sostituti di sostanze chimiche precedentemente vietate.
Hoffmann vede questo come un segnale critico: le sostanze classificate come pericolose non dovrebbero essere sostituite da sostanze chimiche simili con proprieta' altrettanto discutibili,