aggiornamento : la SVB - Silicon Valley Bank - è fallita. Si tratta del fallimento più grande dalla crisi bancaria del 2008.
L'annuncio della chiusura e del fallimento è stato dato dall'autorità americana di regolamentazione dei depositi, la FDIC.
Il crollo di SVB, una banca chiave nella comunità tecnologica e del capitale di rischio della Silicon Valley, lascia le aziende e gli investitori con molte incertezze su cosa accadrà ai loro soldi.
Ora si teme che il crollo di SVB possa innescare un contagio nel sistema delle piccole banche, e coinvolgere molti risparmiatori.
Dal lato opposto invece Wall Street spera che il fallimento di SVB induca la Federal Reserve ad ammorbidire la stretta sui tassi di interesse, con un ritorno ai bei tempi dei salvataggi bancari con tassi a zero e denaro dei contribuenti.
Sono passati 15 anni dalla crisi finanziaria scatenata dai mutui subprime delle banche USA ed europee, culminata nel fallimento di Lehman Brothers. Per 14 anni le Banche Centrali di tutto il mondo, capeggiate dalla Federal Reserve e dalla BCE di Mario Draghi, hanno "aiutato" le banche con migliaia di miliardi stampati, l'acquisto di titoli carta straccia, prestandogli soldi a tasso zero o negativi. In cambio e banche avrebbero dovuto adottare politiche più prudenti e consolidare i requisiti patrimoniali per far fronte alle future tempeste o recessioni.
Dopo 14 anni di denaro facile e consumi infiniti alimentati dal debito facile, l'inflazione è esplosa con tassi di crescita oltre il 10%.
Le Banche Centrali, a cominciare dalla FED, hanno dovuto prendere atto che era arrivato il momento di tirare un poco i freni, con tassi più alti e minori acquisti di titoli (ovvero monetizzazione del debito).
Dopo un anno di stretta, non troppo stretta, si intravedono i primi previsti effetti: la crescita dell'economia drogata rallenta, i mercati speculativi arretrano, e le banche ricominciano a far parlare di sè, ovviamente in negativo.
Il caso della SVB - Silicon Valley Bank - negli USA
La SVB Financial Group è una banca di medie dimensioni, con attività principale nella Silicon Valley, cuore tecnologico degli Stati Uniti.
9 marzo (Reuters) - SVB Financial Group (SIVB.O) si è affrettato giovedì a rassicurare i suoi clienti di capitale di rischio che i loro soldi erano al sicuro dopo che un aumento di capitale ha portato le sue azioni a crollare del 60% e ha contribuito a spazzare via oltre 80 miliardi di dollari di valore azionario della banca.
SVB, nota come Silicon Valley Bank, ha lanciato mercoledì una vendita di azioni da 1,75 miliardi di dollari per sostenere il proprio bilancio.
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Gli investitori in azioni di SVB sono preoccupati, e si chiedono se l'aumento di capitale sarà sufficiente dato il deterioramento delle fortune di molte startup tecnologiche servite dalla banca. Le azioni della SVB sono crollate al livello più basso dal 2016 e, dopo la chiusura del mercato, le azioni sono scese di un altro 26% nel commercio esteso.
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Il caso della Silicon Valley Bank preoccupa molto gli squali di Wall Street, per i riflessi sulla bolla speculativa dei titoli tecnologici del Nasdaq.
Come si sa, una bolla tira l'altra.
Ma preoccupa ancora di più perché potrebbe essere un segnale premonitore per tutto il sistema delle piccole banche americane, ora che la rete protettiva della Federal Reserve si va assottigliando.
E pensare che la recessione non è ancora ufficialmente iniziata ...
La crisi permanente di Credit Suisse in Europa
Tutti i guai di Credit Suisse
Le difficoltà attuali della banca elvetica affondano le radici nelle perdite e negli errori che si sono succeduti negli ultimi tre anni
Anche se gli ultimi guai sono quelli che alla fine tutti ricordano, sarebbe fuorviante circoscrivere alla sola attualità l’incubo in cui è sprofondata la seconda banca elvetica.
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Se i pedinamenti hanno macchiato l’immagine della banca, sono stati alcuni clamorosi “affari sbagliati” a far sanguinare abbondantemente i bilanci di Credit Suisse. È la fine di marzo del 2021 quando il fondo speculativo statunitense Archegos Capital Management viene costretto dalle banche creditrici a liquidare miliardi di dollari.
È l’annus horribilis di Credit Suisse che nel fondo speculativo fondato dal finanziere Bill Hwang rimarrà pesantemente invischiato. Trascinato dal crollo in borsa della quotazione di ViacomCBS, Archegos è costretto a sbarazzarsi di volumi enormi (20 miliardi di dollari stando a Bloomberg, 40 secondo il Wall Street Journal). La perdita è pesantissima anche per la banca elvetica e viene stimata in 4,4 miliardi di franchi.
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"Le vicissitudini di Credit Suisse hanno un denominatore comune: gestione allegra. Gestione dei rischi. Nei casi Archegos e Greensill con più oculatezza si sarebbero potuti limitare i danni. La gestione dell’immagine. Il pedinamento di Khan ha tanto il sapore della goffaggine ed è costata il posto a Tijane Thiam, a dire il vero persona che non ha mai goduto di molte simpatie a Zurigo.
E non parliamo del caso del Presidente del CdA, Horta-Osorio, scoperto con le dita nella marmellata.
Ma cosa hanno fatto la Banca centrale svizzera e la BCE (Credit Suisse ha numerose filiali in altri paesi europei) in tutti questi anni?
Poco o nulla, tanto è stato già dimostrato che le crisi delle banche le pagano solo i risparmiatori e i contribuenti.
i.fan. twitter: menoopiu
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Date Created: 10/03/2023 11:49:50