Poche ore prima del tentativo (fallito) di essere preso di mira da Ryan Wesley Routh nella sua principesca tenuta in Florida, Donald Trump aveva lanciato un missile contro Taylor Swift.
"La odio, odio Taylor Swift", ha dichiarato pubblicamente il biscazziere, trasformando la cantante più famosa e amata d'America in un bersaglio di odio e odiatori violenti, solo perché aveva espresso gentilmente il suo sostegno a Kamala Harris al termine del duello televisivo tra i due candidati alle presidenziali di novembre.
Un probabile futuro Presidente che parla di odio contro una donna solo perché ha opinioni diverse dalle sue è l'emblema di un'America cattiva, cinica, frammentata e sbandata, in cui Donald Trump ci sguazza dentro moltiplicando odio e divisioni.
Chi ha usato Ryan Wesley Routh per uccidere Donald Trump (per davvero ?)
16 settembre - Ci hanno riprovato ad uccidere Donald Trump a poche settimane dalle elezioni presidenziali di novembre.
Ryan Wesley Routh, stravagante reclutatore di volontari per combattere i russi in Ucraina (nella foto ha i capelli con i colori di Zelensky), ha cercato di far fuori Trump mentre giocava a golf nella sua tenuta in Florida.
Routh avrebbe usato un SKS, un fucile dell'era sovietica riadattato per somigliare al fucile automatico AK-47 americano venduto anche nei supermercati.
Domanda: come faceva Ryan Routh a sapere che quel giorno e a quell'ora Donald Trump avrebbe giocato a golf nella sua tenuta, dal momento che solo i servizi di sicurezza sono a conoscenza dei suoi spostamenti privati, soprattutto dopo il fallito tentativo del luglio scorso?
Felicia Duncan, di Sharonville Ohio, scrive una lettera al Cincinnati Enquirer:
"Non c'è posto per la violenza in politica. Detto questo, l'ex presidente Donald Trump se le tira addosso un sacco di queste cose.
Quando continua a diffondere bugie sugli immigrati legali come quelli di Springfield, Ohio; quando continua a insistere di non essere stato il perdente delle elezioni del 2020; quando continua a sproloquiare su come vuole usare i nostri militari per "radunare" e deportare gli immigrati che non sono bianchi da questo paese, tira fuori i pazzi, e uno di quei pazzi cerca di sparargli.
Una cosa che Trump può fare per ridurre la possibilità che uno di questi pazzi tenti di assassinarlo è smettere di far pagare al popolo americano migliaia di dollari a notte ai suoi protettori dei Servizi Segreti per soggiornare nelle sue proprietà, come riportato da NPR e altri organi di informazione. (Sono sicura che ogni agente ha anche la sua stanza.)
Quei soldi in eccesso possono quindi essere utilizzati per mettere più agenti dei Servizi Segreti nella sua scorta di protezione. Altrimenti, perché il popolo americano dovrebbe continuare a sborsare milioni extra per una protezione che è necessaria solo perché l' ex presidente non riesce a trattenersi dal mentire e dal crearsi questi problemi?"
L'editore del Enquirer prende le distanze dalla lettera per motivi di opportunità, ma l'opinione è largamente diffusa.
Domenica, un conduttore di MSNBC si è chiesto se la campagna di Trump avrebbe "attenuato la retorica", implicando che le posizioni politiche di Trump o il modo in cui parla delle sue opinioni sono in qualche modo responsabili del tentativo di qualcuno di assassinarlo di nuovo.
Lester Holt di NBC News ha fatto un'insinuazione simile: "L'apparente tentativo di omicidio di oggi arriva in mezzo a una retorica sempre più feroce durante la campagna elettorale".
Si scava attorno alla vita e alla personalità dell'attentatore fallito Ryan Wesley Routh.
Da qualunque parte lo si voglia vedere, il personaggio interpreta alla grande il ruolo del tipico sbandato americano, tra folclore e tragedia.
Routh potrebbe essere un agente segreto di Zelensky, con un'immagine di copertura e tirato fuori per l'occasione.
Il motivo è banale: far fuori Trump in quanto alleato strategico di Vladimir Putin e quindi nemico dell'Ucraina.
Chi potrebbe, e con quali elementi, contestare l'ipotesi del mandante ucraino nel secondo fallito attentato? (e perché non ipotizzare che anche il primo abbia la stessa matrice?
Ma anche Vladimir Putin potrebbe avere tutto l'interesse attivando un suo agente segreto dormiente. E la storia di Routh che cerca volontari per combattere i russi in Ucraina, fotografato assieme a miliziani dell'Azov, è un'ottima copertura per accreditarlo e depistare.
Una cellula di spie russe potrebbe aver agganciato Routh in quanto soggetto che si prestava all'occasione, avergli fornito mezzi e informazioni e poi avvisare i servizi di sicurezza di Trump della sua presenza al margine del campo da golf
Putin vuole che Trump vinca a tutti i costi e non disdegna di dargli qualsiasi aiutino per farlo arrivare alla Casa Bianca.
L'interrogativo principale del rocambolesco tentativo di assassinare Donald Trump sta nella domanda: chi ha informato Routh sulla ubicazione del biscazziere? Chi gli ha detto che sarebbe andato a giocare a golf nella sua tenuta in Florida?
Solo qualcuno dello staff di Trump poteva essere al corrente dei suoi spostamenti privati e chi più delle decine di agenti segreti russi negli USA può avere accesso a tali informazioni?
Qualche dietrologo arriva a ipotizzare che il fallito attentato sia stato orchestrato dallo stesso Trump per provare a farsi un pò di pubblicità gratuita, dopo il disastroso dibattito televisivo con Kamala Harris.
Ma è solo dietrologia spicciola.
A giudicare dalle reazioni dei mass media, questa volta una gran parte dell'opinione pubblica americana ha preso la notizia con le pinze. Non essendoci sangue che scorre e il biscazziere che agita il pugno in aria i segno di sfida, l'impatto è minimo.
Quasi tutti i media, tranne Elon Musk ormai alla deriva cerebrale, hanno denunciato il clima di scontro violento che si respira in queste elezioni. I democratici danno ovviamente la colpa a Trump, mentre i sostenitori del biscazziere, FoxNews in testa, si scagliano contro Biden e Kamala Harris che secondo loro avrebbero armato la mano di Routh.
Ma al di fuori dei due schieramenti gli americani cominciano a dare segni di stanchezza sulla campagna presidenziale e sui toni utilizzati.
"Chi semina vento raccoglie tempesta".
I pazzi squinternati e armati di fucili automatici negli Stati Uniti sono decine di migliaia, un esercito che aspetta solo un segnale per scatenarsi da una parte o dall'altra. Donald Trump li ha utilizzati il 6 gennaio 2021 a Capitol Hill, tracciando una linea rossa e superandola intenzionalmente.
Da Capitol Hill in poi qualsiasi cosa accada nello scontro politico ed elettorale non deve più meravigliare. Tra i tanti dubbi e sospetti e dietrologie che il fallito attentato ha sollevato resta un'unica certezza: Donald Trump è un pericoloso violento cinico interprete del malessere sociale degli Stati Uniti d'America.