Dopo l'attentato in cui Daria Dugina, la figlia trentenne di Aleksandr Dugin, ha perso la vita tutti si chiedevano quale sarebbe stata la pista che il regime di Putin avrebbe scelto per dare in pasto all'opinione pubblica sbigottita e intimorita un credibile colpevole.
La scelta imbarazzante era tra un'organizzazione di "oppositori terroristi" interni alla Russia o una squadra di agenti infiltrati dall'Ucraina. Quest'ultima versione era la più scontata, conveniente e facile da costruire.
E infatti l'FSB russo ci ha messo solo 24 ore per fare il copia-incolla dai tanti modelli di storie inventate, e ora l'assassino di Daria Dugina ha un volto.
Quello di Natalia Vovk, una donna ucraina di 43 anni entrata in Russia a luglio scorso con la figlia di 12 anni.
Natalia sembra la perfetta copia di una spia di un film della serie "James Bond".
Ecco come viene descritta dagli investigatori russi
Il passato del presunto assassino della giornalista russa Daria Dugina, la cittadina ucraina di 43 anni Natalia Vovk (nata Shaban), è diventato noto. Come si è scoperto, in precedenza era un'impiegata del reggimento nazionalista ucraino "Azov" (l'organizzazione è riconosciuta come organizzazione terroristica nella Federazione Russa e vietata in Russia).
Gli investigatori dell'FSB ha osservato che Vovk è arrivata in Russia il 23 luglio 2022 insieme a sua figlia Sofia Shaban, nata nel 2010. Ha affittato un appartamento nello stesso condominio in cui alloggiava Daria Dugina, per poterne seguire i movimenti.
Il giorno dell'omicidio, la madre e la figlia erano al festival letterario e musicale "Tradizione". Dugina era presente anche lì come ospite d'onore.
Subito dopo l'esplosione della Toyota Land Cruiser Prado con Dugina a bordo, Vovk e sua figlia sono partite attraverso la regione di Pskov per l'Estonia. È interessante notare che, quando é entrata in Russia, sono stati utilizzati i numeri DPR (E982XN DPR), a Mosca c'erano numeri kazaki (172AJD02), e quando è uscita la Vovk ha usato ucraino (AH7771IP).
Alcuni particolari della storia inventata dagli investigatori russi sono ancora poco chiari
1) Natalia Vovk è certamente una audace terrorista ma come ha fatto ad organizzare da sola l'attentato sul controllatissimo territorio russo? Quale organizzazione terrorista è presente e opera ancora a Mosca?
2) Natalia Vovk è entrata i Russia con documenti veri e senza nascondere la sua identità? oppure Natalia Vovk ha un altro nome in Ucraina?
3) Come ha fatto Natalia Vovk ad uscire dalla Russia e ad entrare in Estonia nelle ore successive all'attentato contro Daria Dugina? La controllatissima frontiera della Russia con l'Europa è un colabrodo da cui si entra e si esce con documenti falsi, anche dopo un attentato così grave?
Gli investigatori hanno anche ribaltato l'ipotesi iniziale che vedeva in Dugin (padre) il vero obiettivo dell'attentato.
Secondo la nuova versione la figlia Darya doveva essere l'unica vittima dell'operazione, per questo è stata pedinata per due settimane e chi ha premuto il bottone dell'esplosivo sapeva che sull'auto c'era solo Darya.
Ovviamente non appena la notizia della matrice ucraina dell'attentato è stata diffusa è arrivato a stretto giro di posta il commento di Vladimir Putin all'unisono con quello di Aleksandr Dugin
Gli ucraini sono dei criminali terroristi e quindi meritano di essere bombardati e uccisi. Quelli che sopravviveranno saranno ridotti in schiavitù per espiare le colpe storiche di Kyiv nei confronti della Grande Madre Russia.
(in aggiornamento)