National Geographic: Il Grande Caldo e' come il Grande Freddo.
Arriva tutti gli anni nelle redazioni dei giornali e, da quando e' iniziata l'Era Internettiana, anche nei cosiddetti socialmedia. Molti anni fa, se eravate in autobus o in un bar piuttosto che a casa vostra, era d'obbligo commentare l'arrivo del Grande Caldo con un repertorio di frasi "parlate": " e' peggio dell'anno scorso ... speriamo che passa presto ... io il caldo non lo sopporto, preferisco il freddo ... io preferisco il caldo, non sopporto il freddo ... bere molta acqua e mangiare molta frutta ... ma come faranno a vivere in Africa ? ... non uscire nelle ore piu' calde ... di notte non si respira ... meno male che quest'anno ho il condizionatore ... fa cosi' caldo che i coccodrilli scappano dalle magliette (Stefano Benni) ...
La sera davanti al telegiornale scorrevano le solite immagini dell'anno prima di gente a bagno nella fontana di Trevi, una fontanella a Palermo presa d'assalto, il vecchio stramazzato sulla panchina di Genova, la monnezza di Napoli che fermentava con il colera.
Ora il Grande Caldo si "sente" via smartphone, o solo nei brevi momenti che passiamo fuori da ambienti iperraffreddati. In autobus nessuno ne parla con il proprio vicino, ma tutti impugnano il cellulare, lo fissano e grondando sudore si inviano whatsapp o facebook con foto e frasi uguali a quelle di 30 anni fa. Unica differenza, il colpevole. Allora era il buco dell'ozono provocato dai gas contenuti nelle bombolette spray dei deodoranti o della panna mentre ora e' la CO2, per eccessivo uso di combustibili ed eccessiva distruzione delle foreste, che crea il global warming e il climate change.
Sono almeno venti anni che gli scienziati ci ripetono che "Se non si fa qualcosa subito, entro il 2050 i ghiacci si scioglieranno e pianteremo il grano al Polo Nord".
Conferenze, dibattiti, manifestazioni, proteste, appelli, tutto cade nel vuoto perche' i primi a non crederci sono proprio i cittadini, quelli che in Australia o in America, in India o in Italia si lamentano via facebook del grande caldo ma poi scelgono di votare quei politici che non credono alle teorie del global warming o quelli che spianano l'Amazzonia per allevare bestiame da macello o quelli che promettono di fare qualcosa " ... entro il 2050" purche' gli paghiate subito il biglietto per andare in Parlamento.
Ma quest'anno in Italia il Grande Caldo Africano trovera' una barriera insormontabile, perche' al governo c'e' Matteo Salvini che non permettera' nessuno sbarco di qualsiasi genere. Vadano a Malta o in Olanda.
Quindi se sentirete caldo e' tutta colpa delle Ong, dei magistrati, dei Saviano e di quelli che vi inviano le fake news sul riscaldamento globale dandovi l'illusione di sentire un grande caldo.
i.fan. twitter: menoopiu
Key1: keywords: Climate Change, global warming, caldo africano, Matteo Salvini,
Date Created: 11/12/2020 16:55:10