Quattro banche popolari locali nello Henan, Cina, truffano migliaia di piccoli risparmiatori attirati da promesse di guadagni. Uno "schema Ponzi" alla cinese.
Le banche falliscono, lo Stato non non arresta i banchieri e non rimborsa i risparmiatori.
I quali si organizzano e decidono di attuare una clamorosa protesta davanti alla sede della Banca Centrale cinese, il simbolo finanziario del regime di Xi Jinping. La protesta viene repressa non dalla polizia ma con l'uso di squadre di picchiatori anonimi e con una app anti Covid che viene manipolata dal regime. Tutti i partecipanti alla protesta vengono segnalati dalla app come contagiati da Covid e obbligati alla quarantena.
Ma la protesta si svolge ugualmente, la censura scatta in ritardo e le immagini circolano sui social cinesi.
Solo una brutta figura per Xi Jinping ? o un campanello d'allarme di tensioni sociali crescenti?
un video delle proteste nello Henan
Un aspetto grave della vicenda è rappresentato dalla repressione arbitraria e "delegata" dalle forze di polizia ad anonimi cittadini (agenti in abiti civili, per lo più di colore bianco).
I quali hanno attaccato brutalmente i manifestanti-risparmiatori, li hanno picchiati e trascinati verso le forze dell'ordine "regolari".
Una polizia "parallela" agli ordini del partito comunista locale?