Abedini scarcerato, prezzo da pagare nel riscatto per Cecilia Sala

aggiornamento - Come avevo anticipato ieri sera, l'iraniano Abedini è stato rilasciato, libero di tornare in Iran. Il caso del sequestro di Cecilia Sala si chiude con la scarcerazione del "ingegnere dei droni". 

Domenica mattina il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha comunicato ai giudici milanesi di "non ritenere esistenti le condizioni per l'arresto di Abedini" che è stato rilasciato in esecuzione del provvedimento sul quale per legge l’autorità giudiziaria non ha alcun margine di valutazione: un dietro-front nel giro di tre settimane senza che giuridicamente sia mutato nulla, visto che era stato lo stesso ministro Nordio a sollecitare la custodia cautelare di Abedini il 20 dicembre, all’indomani dell’immotivato arresto a Teheran della giornalista italiana Cecilia Sala.

Che cosa ha ottenuto l'Iran in cambio, oltre la liberazione di Abedini Najafabadi, dopo aver rilasciato la nostra giornalista Cecilia Sala?

Il rilascio dell'iraniano Abedini Najafabadi è il prezzo del riscatto di Cecilia Sala.

Questa banale verità, già evidente fin dalle prime ore del sequestro di Cecilia Sala a Teheran, è diventata ormai una notizia ufficiale, sia per il governo italiano che per gli Stati Uniti d'America e lo staff del presidente Donald Trump, l'unico che avrebbe potuto complicare ed ostacolare la trattativa per la, liberazione della giornalista italiana.

E' ufficiale anche per il regime iraniano che, nelle stesse ore in cui Cecilia Sala viaggiava verso l'Italia a bordo del Falcon del generale Giovanni Caravelli capo dei servizi di intelligence all'estero, annunciava la notizia che "top officials in Rome have discussed release of imprisoned Iranian citizen" Abedini Najafabadi.

Ovvero il governo Meloni aveva dato la parola di pagare il riscatto dopo il sequestro della giornalista Cecilia Sala ad opera dei pasdaran iraniani.

Perché parlare di riscatto e non di scambio, nel caso della vicenda Sala - Abedini?

Per liberare Cecilia Sala il governo Meloni si è impegnato a pagare un riscatto e non a fare un semplice scambio. Si tratta di una distinzione sottile ma sostanziale.

Si parla di scambio di prigionieri, o di personalità detenute da paesi nemici, quando avviene tra soggetti che non sono legati direttamente nella medesima vicenda. Il legame tra i soggetti scambiati è indiretto. Nel caso di Cecilia Sala invece è acclarato che il suo arresto è avvenuto per ritorsione a quello di Abedini tre giorni prima a Milano, su mandato di cattura chiesto dagli Stati Uniti dove Abedini è indiziato di traffico di tecnologie militari e di coinvolgimento indiretto in un attentato terroristico costato la vita a 3 militari americani.

In pratica Cecilia Sala è stata sequestrata nel quadro di una prassi consolidata dall'Iran, la cosiddetta "diplomazia degli ostaggi". Il regime degli ayatollah arresta e tortura persone che poi usa per incassare un riscatto sotto forme diverse.

Per ottenere la liberazione della sequestrata Cecilia Sala - che nessuno aveva avvisato del pericolo incombente dopo l'arresto di Abedini - il governo italiano si è impegnato a pagare un prezzo, ovvero un riscatto, di cui la scarcerazione dell'ingegnere dei droni Abedini è la parte più evidente, ma potrebbe non essere l'unica.

Domanda: perché Cecilia Sala è stata liberata prima di qualsiasi decisione sulla scarcerazione di Abedini? perché lo "scambio" non è stato contestuale ma differito? perché gli iraniani, che sono abili mercanti, hanno ceduto la "loro merce" prima di ricevere il "pagamento" ovvero il riscatto richiesto?

Nessuno gli impediva di aspettare l'ufficialità della scarcerazione di Abedini da parte del ministro della giustizia Nordio, il quale chiedeva solo di attendere ancora qualche giorno prima di intervenire con il decreto di scarcerazione.

E se all'ultimo momento l'Italia fosse stata costretta da Donald Trump a rispettare gli impegni di estradizione? l'Iran sarebbe rimasto con un palmo di naso, avendo ceduta la giornalista senza ottenere l'ingegnere.

Quindi è ovvio che il viaggio di Giorgia Meloni nella reggia di Trump in Florida aveva lo scopo di ottenere il via libera da parte degli Stati Uniti alla liberazione del "ingegnere dei droni" Abedini.

E quale tornaconto avrebbe ricevuto Trump per dare il proprio assenso a pagare il riscatto?

A tale proposito è spuntata la storia del trolley di Abedini, la valigia che l'iraniano aveva al momento dell'arresto in aeroporto.

Secondo voci fatte filtrare dai servizi segreti di Caravelli nel trolley di Abedini c'erano materiali importanti e utili agli americani. Si parla di pezzi di droni, chip e software di navigazione, tablet e agende piene di nomi e riferimenti, " un piccolo tesoro" per l'intelligence del Pentagono.

Questa è la giustificazione data  per spiegare l'assenso di Trump.

Ma anche in questo caso, non si capisce perché gli americani si sono accontentati solo del trolley quando avrebbero potuto ottenere anche il suo proprietario senza sforzi aggiuntivi?

Per fare un piacere a Giorgia Meloni? la quale si sarebbe impegnata a sdebitarsi al momento opportuno?

Rafforzare la posizione di una leader della destra europea dandogli credibilità internazionale è certamente una buona moneta di scambio, anche nell'ottica affaristica di Donald Trump.

E un'altra ciliegina è quella fornita dalle relazioni importanti del capo dei servizi esteri Caravelli, che vanta ottimi rapporti in Medio Oriente, in particolare in quel Qatar che è uno snodo importante per le trattative sugli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas.

Il desiderio di Trump è che il mattino del 21 di gennaio, appena svegliatosi alla Casa Bianca, qualcuno gli annunci la buona notizia degli ostaggi liberati, in modo da poter dire che è stato merito suo averli riportati a casa.

Questo sì che sarebbe stato un buon motivo per autorizzare lo scambio Sala - Abedini da parte di Trump!

Anche in questo caso però resta da capire perché l'Iran abbia preceduto di molti giorni l'Italia nel rilasciare Cecilia Sala anzichè trattenerla come garanzia dell'accordo.

Ci sono diverse modalità utilizzate dai servizi di intelligence per sigillare un accordo garantendone affidabilità e buon fine al 100 per cento. 

Il 5 gennaio, poche ore dopo aver strappato l'assenso di Trump all'accordo, il carico di una petroliera con bandiera panamense è stato comprato da soggetti ignoti sul mercato ufficiale. Il pagamento in dollari segue i normali e verificati canali finanziari e finisce su depositi intestati a soggetti vicini al regime di Teheran.

Il pagamento arriva a destinazione senza interferenze americane, a riprova che tutti sono interessati al buon esito dell'operazione.

Giorgia Meloni a Trump: perché fare lo scambio Sala - Abedini conviene

Giorgia Meloni è volata fino in Florida per ottenere il via libera alla nuova strategia per fare lo scambio di Cecilia Sala con l'iraniano Abedini. Elon Musk fa da garante.

5 Gennaio 2025 - Leggi #FreeCecilia Cecilia Sala Giorgia Meloni Donald Trump Iran

Scambio Cecilia Sala - Abedini, il governo Meloni cambia strategia?

2 settimane dopo il sequestro di Cecilia Sala, il governo Meloni chiede ufficialmente al regime dell'Iran di scarcerare subito la giornalista e fa la voce grossa, mentre cerca una strada praticabile (obbligata) per lo scambio con il trafficante Abedini

3 Gennaio 2025 - Leggi Cecilia Sala Iran governo Meloni Libertà di Informazione

L'Iran vuole lo scambio di Cecilia Sala con Mohammad Abedini

Con un atto di brigantaggio diplomatico ("diplomazia degli ostaggi") l'Iran ha sequestrato la giornalista italiana Cecilia Sala per ottenere lo scambio con Mohammad Abedini trafficante del regime iraniano arrestato a Milano pochi giorni prima

27 Dicembre 2024 - Leggi Cecilia Sala Iran Libertà di Informazione

Liberare subito Cecilia Sala arrestata dagli ayatollah in Iran!

La giornalista italiana Cecilia Sala è in carcere a Teheran per aver documentato la realtà delle donne in Iran sotto il regime degli ayatollah. Liberare Cecilia Sala, subito!

27 Dicembre 2024 - Leggi Iran Mahsa Amini Cecilia Sala Libertà di Informazione

---

---