Per capire come è stato possibile che 3 giovani ostaggi israeliani, Yotam Haim, Alon Shmeriz e Samer al-Talalqa, tutti ventenni, fuggiti a Gaza non si sa come dalle mani di Hamas, siano stati uccisi dai soldati israeliani, quelli che avrebbero dovuto salvarli, bisogna vedere un filmato di alcuni giorni prima.
Nel video diffuso da B'Tselem e ripreso da telecamere a circuito chiuso, si vedono due palestinesi - senza nome - in una località della Cisgiordania che vengono uccisi senza pietà da soldati israeliani.
I due palestinesi non avevano armi, non manifestavano contro Israele, non avevano atteggiamenti sospetti. Erano già feriti, colpiti da un blindato, e riversi sul terreno quando sono stati "finiti" con una sventagliata di mitra da un soldato israeliano dall'interno del mezzo corazzato.
I 2 palestinesi sono stati giustiziati perché l'ordine ricevuto dai militari dell'IDF è "sparate a vista" contro qualunque possibile minaccia palestinese. La regola è "nessuna regola".
Nessun generale israeliano si è scusato per l'uccisione dei 2 palestinesi, nè è stato definito un "tragico errore".
I 3 giovani ostaggi israeliani uccisi a Gaza sono stati vittime della stessa logica criminale precedente. "Sparate a vista".
Nel loro caso, il crimine è ancora più evidente perché avevano mostrato una bandiera bianca, avevano pronunciato frasi in ebraico per farsi identificare pensando che i soldati fossero degli esseri umani normali.
Sono stati invece falciati come "palestinesi", ovvero come "cani randagi", perché questo è il degrado a cui Israele ha accettato di inabissarsi per vendicare la strage del 7 ottobre.
Non è stato un errore ad uccidere i 3 ostaggi israeliani, ma semplicemente la follia criminale in cui Netanyahu ha trascinato Israele.
La follia di distruggere per vendetta un intero popolo a Gaza ha guidato i soldati dell'IDF ad uccidere 3 connazionali, 3 figli di Israele, come "cani randagi".
La follia di trasformare Israele in uno Stato barbarico, che non rispetta nemmeno il diritto secolare di non attaccare chi mostra una bandiera bianca in segno di resa.
Versione Jerusalem Post
Gli ostaggi israeliani uccisi dal fuoco dell'IDF gridavano "aiuto" e tenevano una bandiera bianca
I tre ostaggi israeliani uccisi per errore dalle forze israeliane a Gaza hanno gridato "Aiuto!" in ebraico mentre reggevano una bandiera bianca, secondo un'inchiesta iniziale sull'incidente di sabato, secondo un funzionario militare israeliano.
L'incidente è avvenuto in un'area di intensi combattimenti in cui i terroristi di Hamas operano in abiti civili e usano tattiche di inganno, ha detto il funzionario.
Gli ostaggi sono stati colpiti contro le regole di ingaggio di Israele, ha aggiunto il funzionario.
I tre, di nome Yotam Chaim, Samer Talalka e Alon Shamriz, sono stati tutti presi in ostaggio durante il massacro del 7 ottobre sulle comunità del sud di Israele.
Secondo l'inchiesta, gli ostaggi si trovavano nei pressi di un edificio con le parole "aiuto" e "SOS" dipinte con vernice spray sulle pareti esterne. L'esercito israeliano ha immediatamente sparato contro gli ostaggi, sospettando che l'edificio fosse una trappola esplosiva.
Due sono stati uccisi dal fuoco iniziale dell'IDF, con uno che è tornato momentaneamente all'interno dell'edificio dopo essere stato gravemente ferito. Pochi minuti dopo, il terzo ostaggio è apparso fuori dall'edificio ed è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dopo essere stato sospettato di essere un terrorista.
Questa è una storia in via di sviluppo.
Versione Times of Israel
Gli ostaggi erano a torso nudo, sventolavano bandiera bianca quando i soldati hanno aperto il fuoco
Secondo un alto ufficiale del Comando Sud, citando un'indagine iniziale, l'incidente è iniziato dopo che un soldato di stanza in un edificio ha identificato tre figure sospette che uscivano da un edificio a diverse decine di metri di distanza.
Tutti e tre erano a torso nudo, con una delle figure che portava un bastone con una bandiera bianca improvvisata, secondo l'indagine.
Il soldato, che credeva che gli uomini che si muovevano verso di lui fossero un tentativo di Hamas di attirare i soldati dell'IDF in una trappola, ha immediatamente aperto il fuoco e ha gridato "terroristi!" alle altre forze.
Secondo l'indagine, quel soldato ha ucciso due degli uomini, mentre il terzo, che è stato colpito e ferito, è fuggito nell'edificio da cui proviene.
A quel punto, il comandante del battaglione, che si trovava anche lui nell'edificio da cui il soldato ha sparato, è uscito e ha invitato le forze a fermare il fuoco.
Nel frattempo, i suoni di qualcuno che gridava "Aiuto" in ebraico sono stati uditi dalle truppe nella zona.
Pochi istanti dopo, il terzo uomo è uscito dall'edificio in cui era fuggito e un altro soldato ha aperto il fuoco contro di lui, uccidendolo.
Il comandante del battaglione si rese conto che l'aspetto del terzo uomo era insolito, e si scoprì che si trattava di un ostaggio israeliano. Tutti e tre i corpi sono stati raccolti e portati in Israele per essere identificati.
Il soldato che ha immediatamente aperto il fuoco dopo aver identificato i tre uomini lo ha fatto contro i protocolli, così come il secondo soldato che ha ucciso il terzo uomo, secondo l'ufficiale.
Tuttavia, l'IDF ha detto di capire cosa ha portato i soldati a farlo.
A Shejaiya, l'alto ufficiale afferma che l'IDF non ha identificato alcun civile palestinese negli ultimi giorni.
L'ufficiale afferma che le truppe hanno ucciso almeno 38 terroristi palestinesi a Shejaiya negli ultimi giorni.
Le uniche persone che si sono viste indossare abiti civili sono stati agenti di Hamas, spesso disarmati. Gli agenti raccolgono le armi lasciate in vari edifici, aprono il fuoco contro le truppe e poi fuggono di nuovo disarmati in un altro edificio.
L'esercito israeliano ha anche incontrato diversi civili apparentemente disarmati a Shejaiya, che in seguito si sono rivelati essere attentatori suicidi di Hamas.
Ci sono stati anche diversi tentativi da parte di Hamas nell'area di attirare i soldati in un'imboscata.
Mercoledì, in quella che inizialmente si pensava non fosse correlata alla sparatoria mortale di ieri, l'ufficiale ha detto che a diverse centinaia di metri di distanza le truppe hanno trovato un edificio con vernice spray sul muro con la scritta "SOS" in inglese, e un altro messaggio dipinto con vernice spray che recitava, in ebraico, "Aiuto, tre ostaggi".
I soldati all'epoca credevano che l'edificio fosse una trappola esplosiva, ma ora i militari stanno indagando su un possibile collegamento con l'incidente di ieri.
Subito dopo l'incidente, l'IDF ha inviato nuovi protocolli alle truppe di terra per la possibilità che altri ostaggi riuscissero a fuggire dalla prigionia.
Lo scenario stesso, di ostaggi che camminano in una zona di battaglia, non è mai stato preso in considerazione dall'IDF.
I soldati israeliani hanno ucciso 3 ostaggi israeliani rilasciati da Hamas che sventolavano una bandiera bianca.
Non è stato un errore ma hanno eseguito gli ordini: sparare a vista contro chiunque possa essere un palestinese.
Come dimostra il video in cui 2 palestinesi feriti e disarmati vengono uccisi senza pietà dai soldati IDF.
TRE OSTAGGI UCCISI DA ISRAELE A GAZA
15 dicembre - L'esercito israeliano (IDF) ha confermato l'uccisione "per errore" di tre ostaggi detenuti da Hamas.
I soldati dell'IDF - secondo le prime ricostruzioni - avrebbero scambiato i 3 ostaggi per terroristi di Hamas e li hanno falciati senza pensarci due volte, come ormai capita a molti palestinesi inermi.
I nomi degli ostaggi uccisi da Israele: Yotam Haim, rapito da Hamas dal Kibbutz Kfar Aza, Samar Fouad Talalka, rapito da Nir Am e Alon Shamriz, anche lui di Kfar Aza.
Netanyahu ha commentato che si è trattato di un errore utile per il futuro, ma molti israeliani non hanno gradito la versione ufficiale e sono scesi nelle strade per protestare contro l'uccisione dei tre giovani connazionali.
L'uccisione dei 3 ostaggi per mano di soldati israeliani conferma i timori sulla sorte di tutti coloro che ancora si trovano nei tunnel di Hamas, mentre Israele ha iniziato il folle progetto di allagare i tunnel.
Israele uccide ostaggi
Non è Gaza ma la West Bank, dove in teoria non c'è guerra. Ma l'esercito israeliano ha un solo ordine : uccidere i palestinesi, ovunque siano.
Anche fuori dal GHETTO di GAZA per i palestinesi non c'è scampo ai crimini di Netanyahu.
Original security camera footage obtained by B'Tselem captures two short-range executions of Palestinians in al-Far'ah R.C. on 8 December 2023
Un video agghiacciante (regia di Benjamin Netanyahu) diffuso da B'Tselem mostra l'assassinio di due palestinesi inermi e già feriti ad opera di soldati israeliani, addestrati alla stessa scuola di terrorismo di Hamas.
Le truppe dell'IDF hanno ucciso tre ostaggi presi da Hamas dopo averli scambiati per terroristi durante un rastrellamento nel quartiere di Shejaia, a Gaza.
La notizia è stata data dal portavoce dell'IDF Daniel Hagari venerdì sera.
Dure critiche a Netanyahu in Israele dopo l'uccisione di 3 ostaggi da parte del IDF
17 dicembre - La notte della tragedia, Netanyahu soffriva di un'allergia alla telecamera, scrive il principale canale news Yediot Ahronot, "Netanyahu è riuscito venerdì a ricordarci l'enorme distanza che c'è tra un leader e un individuo, tra un uomo chiamato in modo lusinghiero dal parlamentare Galit Atabrian "il padre della nazione" e un uomo il cui corpo e la cui mente sono composti al 200% da calcoli politici... Netanyahu ha infatti dichiarato che i sentimenti delle famiglie dei rapiti, e con loro una parte significativa dell'opinione pubblica, non sono davvero un problema suo, della sua politica, della mancanza di prospettive per gli altri detenuti nella Striscia di Gaza".
Dan Halutz, un ex capo di stato maggiore dell’esercito: "Bibi (Netanyahu) l’unica immagine di vittoria possibile dopo il fallimento del 2023 è quella di te che ci lasci con la bandiera bianca", alludendo al fatto che gli ostaggi uccisi dal IDF avevano innalzato un bastone con una pezza bianca.
Le famiglie degli ostaggi sono tornate in piazza a protestare contro Netanyahu, chiedendo la ripresa immediata dei negoziati con Hamas.