L'arresto di Pavel Durov (Telegram) è un regalo di Macron a Putin
25 agosto - Il fondatore di Telegram Pavel Durov, russo con cittadinanza francese, è stato arrestato a Parigi con l'accusa che il suo socialmedia non "modera gli interventi", non collabora con le forze dell'ordine e consente la diffusione di traffici illeciti di armi, droga, pedofilia, prostituzione, terrorismo".
E' un'accusa che si presta a interpretazioni controverse, prima tra tutte quella che è un tentativo di censura contro un network che aveva già subìto pesanti attacchi dal regime in Russia proprio perché non disponibile a sacrificare la libertà di informazione.
Con l'arresto di Durov Macron ha regalato a Putin un formidabile argomento per giustificare l'oppressione della libertà di critica in Russia: "anche in Occidente arrestano chi non si adegua alle leggi dello Stato, anche a costo della libertà di espressione".
Non è la prima volta che la stupidità di Macron favorisce gli argomenti criminali di Putin.
Se si vuole regolare l'uso di Telegram esistono altri modi intelligenti e liberali per farlo. Liberare subito Pavel Durov è l'unico modo per rimediare all'orrore.
Putin contro Durov